Quattromila biglietti e un sold out da settimane: Livorno si prepara ad accogliere Manu Chao in concerto
Da sempre considerato uno degli artisti più liberi, non conformi alle regole del mercato, autentico punto di riferimento del panorama musicale internazionale: sarà in piazza del Luogo Pio
LIVORNO Quattromila biglietti venduti in poche settimane e un sold out da giorni. Livorno si prepara ad accogliere questa sera, lunedì 4 agosto, in piazza del Luogo Pio il "Clandestino" per eccellenza. La sua “Me gustas tu” in versione duetto con Alfa, dal titolo “A me mi piace”, è indiscutibilmente la hit dell’estate e la canzone più trasmessa dalle radio, seconda nella classifica singoli edi cui venerdì 18 luglio è uscito anche il remix firmato dai Planet Funk. Insomma, un successo su tutta la linea.
Non poteva essere altrimenti per Manu Chao, da sempre considerato uno degli artisti più liberi, non conformi alle regole del mercato, autentico punto di riferimento del panorama musicale internazionale.
Alle 21,30 il palco sarà tutto per lui. Una data da scolpire nel calendario dell’estate 2025 per un grande ritorno nella città labronica, dopo la sua ultima esibizione risalente al 2021 in occasione di Cortomuso Festival, quando accolse sul palco i lavoratori della Gkn.
Il concerto è organizzato da XLR Produzioni, in collaborazione con il Comune di Livorno, The Cage, LEM e VignaPR.
La cornice sarà quella del quartiere Venezia, subito dopo la chiusura dell’edizione 2025 di Effetto Venezia.
Per l’artista franco-spagnolo, cittadino del mondo che fa della musica un potente strumento per promuovere la lotta per i diritti umani, quello di domani è il penultimo dei cinque concerti di quest’estate in Italia (prossima tappa il 10 agosto all’Anfiteatro Ivan Graziani di Alghero).
Con i Mano Negra prima e da solista poi, ha scritto pietre miliari della musica rock, folk e alternative e ha ispirato milioni di musicisti in tutto il globo.
“A me mi piace”, singolo realizzato con Alfa, è entrato in brevissimo tempo nelle classifiche dei singoli più ascoltati in Francia, Spagna, Belgio, Svizzera e Austria. Ma il suo repertorio, vastissimo, conta successi ormai diventati classici, come “Mala Vida”, “Clandestino”, passando per “Próxima Estación: Esperanza” fino all’ultimo album “Viva Tu”.
Manu Chao nasce a Parigi da genitori spagnoli scappati in Francia per fuggire dalla dittatura spagnola. Trascorre un’infanzia circondato da artisti in fuga, che trovano spesso rifugio nella casa dei genitori.
A metà anni Ottanta fonda i Mano Negra e con loro inizia a lasciare il segno nel mondo della musica: canta in francese, inglese e spagnolo, fonde culture e stili differenti che spaziano dal reggae al rock, dal rap alla musica iberica. Nel 1998 con “Clandestino” arriva il successo mondiale. È il suo debutto solista, i cui temi sono la fuga e i diritti umani e in cui dominano ritmi africani e sudamericani.
“Clandestino” raggiunge una fama planetaria e rappresenta per tantissimi giovani un simbolo dell'impegno sociale e civile che può avere la musica e del quale lui si è fatto portatore. Oggi Manu Chao è una delle personalità più libere e anticonformiste, un’icona musicale e culturale, un cittadino del mondo che ispira più generazioni.
E proprio “Clandestino” è il brano che ha avvicinato Alfa a Manu Chao. «Ai tempi del liceo – ha raccontato Alfa in una recente intervista al Corriere della Sera – lo si ascoltava per essere fighi: immediatezza e ricercatezza. Ha trasformato la musica in cultura e identità. Ha reso cool un atteggiamento che può sembrare calcolato tanto è naif: a Parigi da anni fa concerti in una fabbrica abbandonata e non in club o palazzetti. Gli ho chiesto il perché e lui: “La birra costa poco, sono tutti amici”».
Nel corso degli anni Manu Chao è stato protagonista in Italia di concerti memorabili, in grado di richiamare migliaia di persone che con lui condividono la musica e gli ideali. Il suo rapporto con il nostro Paese è veramente speciale.