Poliziotto in pensione da Livorno a Capo Nord in scooter per dire no al genocidio a Gaza
Ecco l'avventura a due ruote di Luca Filippi
LIVORNO Mentre mette nello zaino le sue ultime cose – compresa la sua “casa trasportabile” per il prossimo mese e mezzo (tenda e sacco e pelo) – Luca Filippi si guarda indietro. Dopo 37 anni di servizio come poliziotto, venerdì scorso è stato il suo primo giorno da pensionato. E oggi, domenica 3 agosto, in sella al suo scooter Beverly 300 – inseparabile compagno di viaggio – partirà verso Capo Nord. Un sogno nel cassetto che custodiva da tanto ma che alla fine, per più di una ragione, non si era mai concretizzato. Fino a ora. Una grande avventura a cui ha pensato bene di associare un fine di solidarietà. Lui, (ormai ex) agente di polizia in forza alla Questura a Livorno e anche ex segretario Silp Cgil (il sindacato dei lavoratori di polizia), ha sempre dedicato la sua vita ad aiutare gli altri, soprattutto gli ultimi. E anche questa volta ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. «È in atto una guerra terribile in Palestina che sta colpendo soprattutto i civili – evidenzia Filippi –. Da qui la decisione di raccogliere fondi a sostegno di Emergency, impegnata in prima linea nelle attività di soccorso. Nessuno deve essere lasciato solo e il mio viaggio porta con sé un messaggio potentissimo: “Un mondo senza guerre e il diritto alle cure per tutti”».
Filippi si commuove quando ripensa a tutti gli anni trascorsi in polizia. Impossibile negarlo: la pensione segna nella sua vita uno spartiacque importante che significa anche lasciare quei colleghi che sono stati per lui una seconda famiglia. «Partirò da Livorno – racconta il poliziotto in pensione – e da lì, come prima tappa, mi fermerò alla scuola di polizia di Peschiera del Garda, dove tutto è iniziato. Ecco, quello sarà il mio omaggio alla polizia di Stato e a tutto quello che ha rappresentato per me in questi decenni. Da lì proseguirò verso l’Austria, andrò poi a Bratislava e ad Auschwitz, dove ero già stato in passato e dove tornerò dopo tanti anni. Proseguirò poi per le capitali baltiche e arriverò in Finlandia. Attraverserò tutta la zona dei laghi e quindi proseguirò per il circolo polare artico. Sarà stupendo fare tappa nella Lapponia finlandese e infine arriverò infine a Capo Nord». Quindi la seconda parte del viaggio per rientrare a Livorno «passando per la Norvegia e i Fiordi».
«Sarà poi la volta delle grandi capitali del nord Europa, Oslo, Stoccolma e Copenaghen e infine, attraverso la Germania, farò rientro in Italia, con destinazione finale Livorno. A quel punto sarà bellissimo riabbracciare tutti i miei familiari e gli amici», spiega.
Ma come si organizzerà Filippi durante il viaggio? Come detto, viaggerà da solo con il suo inseparabile compagno di viaggio, il suo scooter Beverly 300, e con lui avrà tenda e sacco a pelo. «Prima di partire ho festeggiato con i miei amici il traguardo della pensione – evidenzia l’ex poliziotto – e ora sono pronto a salire in sella e a vivermi questa bellissima avventura che, ne sono certo, mi darà tantissimo. Durante il percorso dormirò sempre in campeggio, tranne in Norvegia, Svezia e Finlandia, unici Paesi in Europa, oltre alla Scozia, dove è consentito il campeggio libero: significa che in questi casi potrò accamparmi in luoghi che non siano appositamente destinati a quello scopo».
Ma – aggiunge Filippi – non sarà soltanto divertimento ma un viaggio all’insegna della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Chi voglia contribuire alla causa, e quindi donare per sostenere l’impegno di Emergency in Palestrina, può farlo collegandosi al link https://insieme.emergency.it/fundraisers/luca-filippi al cui interno è presente il tasto “Dona ora”. Cliccandoci sopra, si aprirà una nuova schermata che consentirà di scegliere l’importo che si vuole donare, specificando il nome della persona fisica o dell’azienda. «Ognuno di noi può fare la sua piccola parte nel garantire, in questo caso, un diritto fondamentale come quello alle cure – conclude l’ex poliziotto – . Ho scelto di non voltarmi dall’altra parte e sarei felice se fossi seguito in questo proposito di solidarietà in un momento storico così difficile che sconvolge la vita di tanti civili innocenti». l