Il Tirreno

Livorno

L'intervista

Raffaele Paganini: la star della danza a Livorno «Amo il Sonnino e il cacciucco»

di Rosanna Harper
Raffaele Paganini: la star della danza a Livorno «Amo il Sonnino e il cacciucco»<br type="_moz" />

Protagonista di questa edizione di Effetto Venezia: «Ballare è un messaggio d’amore»

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LIVORNO Un regalo per Livorno e i suoi abitanti, per le persone che amano l'arte vista come strumento di condivisione e d'espressione, come creatività. La star della danza Raffaele Paganini, insieme ai coreografi Simona De Nittis, Damiano Bisozzi e Alfonso Paganini, ha guidato lo spettacolo di apertura di Effetto Venezia: omaggiando le sfumature della figura femminile con una coreografia pensata a tema “Danza con lei”.

Lui, classe 1958, che a soli 19 anni è diventato Primo ballerino e poi Etoile della Compagnia di Balletto del Teatro di Roma e da allora ha iniziato un percorso artistico che lo ha portato a calcare i più prestigiosi palcoscenici in tutto il mondo.

Paganini, inoltre, sarà protagonista il 31 luglio, l'1 e il 2 agosto alle 20,30 di lezioni all'aperto in piazza del Luogo Pio con gli allievi e le allieve delle scuole di danza livornesi.

Si tratta della prima volta sul palco di Effetto Venezia?

«È la prima volta alla kermesse di Effetto Venezia e ne sono molto felice, perché si tratta di una situazione che si avvicina e che coinvolge il mondo della danza».

Conosce Livorno, i suoi luoghi, i piatti della tradizione labronica?

«Livorno la conosco bene perché, da diversi anni, proprio a Livorno, partecipo a un appuntamento che riguarda la danza, uno stage che coinvolge ragazzi. Di Livorno mi piace molto il Castel Sonnino, per me è una tappa fissa: mi entusiasma l'idea di questo monumento che si affaccia sul mare. Della cucina livornese mi piace molto il cacciucco, lo mangio ogni anno puntualmente, per me è sempre un piacere assaggiare le cose locali».

Cosa ha preparato per Effetto Venezia, per gli allievi e le allieve delle scuole di danza livornesi?

«Io aprirò Effetto Venezia con una danza: con Grazia Di Michele abbiamo messo insieme tanti pezzetti di puzzle per rendere omaggio alla figura femminile, sarà uno spettacolo a tema. Ho chiesto ai miei coreografi di scegliere ragazzi delle scuole di danza livornesi che abbiano voglia di esprime, attraverso la loro arte, il concetto di danza. I ragazzi, divisi in gruppi di piccoli, medi e grandi, avranno la possibilità di partecipare a tre giorni di lezioni, faranno lezione con me. Cercheremo di fare un regalo alla città di Livorno, ai giovani allievi delle scuole di danza livornesi. Ringrazio, per questa opportunità, la direttrice artistica Grazia Di Michele e il sindaco di Livorno, Salvetti, che, in tal senso, è stato molto lungimirante».

L'edizione di quest'anno di Effetto Venezia è dedicata alle donne, alla loro creatività. C'è una figura femminile dalla quale sente ispirato?

«Non c'è niente di più affine della danza alle donne, si pensi all'armonia, alla delicatezza, alla leggerezza della danza classica. La grandissima Carla Fracci mi ha accompagnato durante tutta la mia carriera: quando ero molto giovane, la signora Fracci mi accolse e mi portò a fare una tournée in tutta Italia».

Che messaggio si sente di dare ai ragazzi e alle ragazze?

«Il messaggio della danza è un messaggio di amore, pace, speranza. Mi sento di dire, ai ragazzi e alle ragazze che amano la danza, di osservare bene le sfumature che riguardano questa arte, la danza ha un'anima e, proprio per questo motivo, è necessario andare oltre, non fermarsi al primo sguardo. Il mio futuro, avendo dedicato tutta la vita alla danza, è quello di trasmettere alle nuove generazioni quello che i grandi danzatori hanno regalato a me».l


 

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