Calafuria, la disco non riapre: c'è lo stop della commissione. Cosa va adeguato
Livorno, l’organismo di controllo sui locali conferma la decisione del prefetto. Gonnelli: «Piccoli lavori, nel 2026 ripartiamo»
LIVORNO. Niente serate danzanti. Almeno non all’esterno. E non per la restante parte dell’estate. Perché, dopo lo stop del prefetto, è arrivata la pronuncia della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo: la capienza di Calafuria non può superare le 196 persone e c’è il divieto di esercitare l’attività di discoteca all’esterno, dunque sulla terrazza. «La commissione – spiega Simone Gonnelli, socio della Gest srl, società che gestisce il noto locale vista torre – nel non rilevare anomalie, ci ha chiesto alcuni accorgimenti». E, stando così le cose, l’auspicio della proprietà è quello di poter tornare a organizzare eventi anche all’esterno. Il tutto mettendo in atto le prescrizioni e confidando, a quel punto, in un successivo via libera da parte della commissione. Ma, anche se non dovessero essere trovate cause ostative, «non credo che faremo in tempo per questa stagione estiva». Parallelamente c’è tutta la partita della viabilità. «Ci attiveremo con le navette e se finissero di sistemare il parcheggio (quello “forato” lato ferrovia, ndr) potrebbe essere utile».
Lo stop del prefetto
La storia recente di Calafuria inizia dopo il ponte del 25 aprile. Perché è stata la marea di giovani che ha invaso il Romito durante le serate organizzate in occasione delle festività pre estive a portare il prefetto alla firma di un’ordinanza per ridurre la capienza del locale. Il tutto considerando anche i rischi connessi all’elevata affluenza di persone sulla strada, con auto parcheggiate ovunque e ragazzini a spasso per metri nel buio della notte. Ecco, dunque, che il rappresentante del governo ha deciso di disporre la riduzione della capienza del locale facendola passare da 600 a 196 persone. Un’ordinanza, questa, la cui validità è stata via via prorogata. Nel frattempo sono partiti gli avvisi di garanzia connessi all’inchiesta della Procura su corruzione e permessi antincendio e, da qui, è emersa la necessità di riconvocare alcune commissioni di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Gli organi, cioè, che decidono sulle capienze.
La commissione
L’ultima riunione per Calafuria – come si legge sulla determina comunale pubblicata all’albo pretorio – c’è stata il 23 luglio. In quell’occasione è stato stabilito «che il locale Precisamente a Calafuria rimane autorizzato per lo svolgimento di attività di discoteca all’interno del locale con capienza di 196 persone» e di «ribadire che è fatto divieto assoluto di esercitare l’attività di sala da ballo/discoteca sulla terrazza del locale». Viene poi dato atto che – si legge ancora nel documento comunale – «all’ottemperanza delle prescrizioni impartite andrà formulata una nuova istanza ai fini della convocazione della commissione per esprimere nuovo parere di competenza».
Le prescrizioni
Circa le prescrizioni imposte per l’adeguamento, Gonnelli spiega che si tratta «di accorgimenti. Dobbiamo per esempio sistemare una tavola e una luce d’emergenza. Poi serve una prova fisica della tenuta della balaustra esterna, che era già stata fatta ma non era stata messa agli atti». Poi, una volta fatti i lavori, i relativi documenti finiranno nell’istanza funzionale a prevedere un’altra riunione della commissione, che tornerà in quell’occasione a esprimersi sulla capienza. Nel frattempo «per quest’anno niente eventi nella parte esterna del locale. Solo aperitivi». Ma «dato che non sono state riscontrate anomalie particolari» e che «ci sono i parametri per poter riconfermare la capienza di 600 persone», l’auspicio dei soci della Gest è proprio questo: poter ripartire con le serate «nell’estate del 2026 e con 600 persone di capienza». E, possibilmente, con un’organizzazione che non congestioni il Romito.
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