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Livorno, le sue ville storiche, il volontariato: Maria Lucrezia e l'esame di terza media da 10 e lode dedicato alla sua città

di Francesca Suggi
Livorno, le sue ville storiche, il volontariato: Maria Lucrezia e l'esame di terza media da 10 e lode dedicato alla sua città

La tesina dedicata ai tesori labronici e l'appello ai suoi coetanei: «Le associazioni sono preziose, fatevi avanti»

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LIVORNO Villa Rodocanacchi di Monterotondo e le dimore storiche livornesi che diventano una tesina. E incorniciano un esame da 10 e lode. La giovanissima studentessa Maria Lucrezia Lonzi Moschini esce dalla sua prova di terza media col massimo dei voti, alla scuola secondaria di primo grado in Banditella, comprensivo Carducci. Una soddisfazione all’ennesima potenza anche perché si parla, nel suo lavoro, proprio di Livorno e dei suoi tesori del passato. Si intervistano alcuni volontari del territorio. Si fa tesoro del giornale della città, Il Tirreno, come collante, con i servizi dedicati alla comunità, ai beni comuni e alla dimore del trapassato remoto.

«Ho scelto questo tema perché credo nelle potenzialità della mia città e amando la storia, vorrei che Livorno possa migliorare e rinascere anche grazie proprio all’aiuto e all’attività del volontariato, una sinergia tra le istituzioni e il mondo delle associazioni che possa coinvolgere sempre di più anche i giovani, partendo dai miei coetanei», afferma lei, che farà 14 anni il 30 agosto.

Una giovanissima impegnata: fa teatro, canto, pianoforte, suona pure il violino e la viola. Divora libri classici e fantasy.

Appena tornerà dalle vacanze farà il suo ingresso nel mondo dell’associazionismo, con la supervisione e la gioia dei genitori Damiana e Emanuel.

Nella sua tesina ci sono le interviste ai volontari di Reset. Maria Lucrezia Lonzi Moschini va a esplorare il parco di Villa Rodocanacchi, quell’oasi verde curata da due anni a questa parte dall’associazione grazie a un patto di collaborazione con la Asl. La quasi 14enne è appassionata anche di arte.

Nella tesina le materie devono incrociarsi, amalgamarsi. È interdisciplinare. Si parla della rivoluzione industriale, della storia dell’ 800, di educazione civica. In quelle pagine che espone alla commissione approfondisce il mosaico giapponista che si trova all’interno della dimora ottocentesca di Monterotondo, ferita dal tempo e dimenticata: il mosaico della veranda del primo piano è un tesoro nazionale imprigionato là dentro (la struttura è stata chiusa e abbandonata nel 1995). Ne parla ai prof, mostra articoli del Tirreno che parlano di quello. Del mosaico realizzato nel 1886, esempio di Giapponismo in Toscana: «Adoro il giornale cartaceo, quello che ti permette di fermarti, sfogliare, leggere e riflettere sulle cose senza il mordi e fuggi del web. Amo la carta, leggere e secondo me è il modo migliore per riuscire a trasmettere le informazioni, le storie», afferma lei che rappresenta un bel modello di adolescente. Con uno smisurato interesse per la storia cittadina.

La sua curiosità la porta a conoscere l’associazione Reset. Giuseppe Pera e Barbara Calabresi ovviamente ci sono. Diventano parte della tesina di Maria Lucrezia con una intervista sull’importanza dei beni comuni e del volontariato.

Con tanto di appello ai giovani a farsi avanti. «Riguardo al volontariato dei giovani credo sia una cosa alla base del futuro che è nelle nostre mani - riprende Maria Lucrezia - Vorrei che più persone aderissero alle associazioni, soprattutto giovani: io lo farò appena tornata dalle vacanze all’Elba».

Intanto Pera e Calabresi, anche loro protagonisti della tesina dell’esame di terza media, lanciano in video un appello ai giovani: «Cosa gli diciamo a questi giovani? Venite, venite, venite: venire a divertirvi, a giocare, a creare con le cose bellissime di Livorno. Dovete riscoprirne le potenzialità - dicono - Noi veniamo da un’esperienza di 20 ragazzi e ragazze del liceo Enriques che sono venuti qui nel parco di Villa Rodocanacchi con un progetto di Pcto e non sono più voluti andare via, quindi venite qui perché vi divertite, abbiamo bisogno di voi».

La giovanissima è fiera della sua tesi. «Da grande sogno di diventare cardiologo chirurgo: la mia notte prima degli esami? Ho sentito un'agitazione ma positiva che mi ha poi portato a esporre al meglio la tesina, ho incrociato le dita prima di entrare e ho ripetuto anche la stessa mattina a mia nonna che mi è venuta a vedere». E la tesina la dedica a nonno Marcello Moschini che non c'è più. «Mi guarda dal cielo», chiude con emozione, pronta per fare il suo ingresso al liceo Cecioni, indirizzo Linguistico.

L'INVITO ALLA ASL

Quel mosaico, tesoro nazionale in stile giapponese, è imprigionato al primo piano di Villa Rodocanacchi. È la pavimentazione della veranda: 100 metri quadri di meraviglia inaccessibile. La dimora storica ex sede Asl fu chiusa e da lì “dimenticata” dal 1995. Sicuramente i problemi di sicurezza non mancano in quella struttura dell’ ’800 nell’oblio, ma quel mosaico è veramente un unicum a livello nazionale. Parola anche del docente universitario Vincenzo Farinella. 
I servizi dedicati del Tirreno colpiscono Maria Lucrezia Lonzi Moschini. Tanto che la quasi 14enne decide di inserire questo tesoro, collegandolo col movimento giapponista, proprio nella sua tesina tutta livornese di terza media. Il suo sogno sarebbe quello di riuscire a vederlo quel mosaico, con i propri occhi. Lei e tutti gli appassionati. E lancia un appello alla Asl. «Riguardo alla terrazza con quel bel mosaico, sì, sarebbe bellissimo vederla. Spero che presto sia resa visibile al pubblico, magari anche con visite controllate e guidate per evitare problemi di sicurezza», chiude la giovane studentessa. 




 

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