Livorno, muore a 57 anni nello schianto. La moglie è in rianimazione
Fabio Peluso e Barbara Iervasi erano in scooter in zona porto industriale. La prima ipotesi sulla dinamica dell’incidente
LIVORNO. L’urto ha sbalzato lo scooter metri più avanti rispetto al punto di impatto. È successo tutto in un attimo. Dopo lo scontro l’auto si cappotta, i due scooteristi vengono proiettati a terra e uno finisce contro il muretto. La via si riempie di detriti. Poi, ecco ambulanze, vigili del fuoco e polizia municipale. Per il 57enne Fabio Peluso non c’è stato niente da fare, è morto lì, sull’asfalto.
La moglie Barbara Iervasi, che era seduta dietro di lui in motorino, è stata invece trasportata al pronto soccorso di Livorno in gravissime condizioni, per poi essere operata e ricoverata nel reparto di Rianimazione. E stato trasportato in ospedale anche l’automobilista, un 48enne di Pisa, che è poi risultato positivo sia all’alcol test che agli esami tossicologici. E, oltre ad essergli contestata la guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di cocaina, sarà accusato anche di lesioni gravissime e omicidio stradale.
Lo scontro
È successo tutto intorno alle 22, 20 di martedì 1 luglio. Marito e moglie stavano viaggiando sullo scooter in via Leonardo Da Vinci, in direzione del centro città, quando, all’altezza dell’azienda Grandi Molini, c’è stato l’impatto con una Fiat Panda. Dopo l’urto la macchina si è cappottata ed entrambi gli scooteristi sono finiti a terra.
L’impatto fatale
L’impatto col suolo è stato violentissimo. Alcuni testimoni hanno dato l’allarme e sul posto la centrale operativa del 118 di Pisa e Livorno, ricevuta la segnalazione dai colleghi fiorentini del numero unico di emergenza 112, ha inviato in zona le ambulanze della Svs, della Misericordia di via Verdi e della Croce Rossa del comitato di Livorno. I volontari hanno tentato di rianimare Peluso, ma per lui non c’è stato niente da fare e il dottore, arrivato a bordo dell’automedica, non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Gli altri feriti
La moglie di Peluso, 53 anni, era seduta sullo scooter dietro al marito ed è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Livorno, dove è entrata in gravissime condizioni e con traumi vari. È stata quindi operata e ricoverata in Rianimazione, dove si trova tuttora in prognosi riservata. All’ospedale è stato portato (in condizioni non gravi) anche il conducente dell’auto, un 48enne di Pisa, per accertamenti e per essere sottoposto ai test di rito.
I rilievi
In via Leonardo Da Vinco, per capovolgere la macchina e aiutare il conducente, sono intervenuti i vigili del fuoco mentre la polizia municipale di Livorno – supportata dalla pattuglia dei carabinieri – si è occupata di effettuare i rilievi, che sono andati avanti fino a notte inoltrata, tanto che un tratto di via Leonardo Da Vinci è rimasto chiuso per oltre un’ora. La dinamica dell’incidente, d’altra parte, è ancora in corso d’accertamento, ma secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che i veicoli stessero viaggiando nella medesima direzione di marcia (da Tirrenia in direzione del centro di Livorno).
L’ipotesi
L’auto, una Fiat Panda, tentando un sorpasso a velocità abbastanza sostenuta, avrebbe urtato lo scooter per poi cappottarsi. La polizia municipale, una volta conclusi gli accertamenti sul posto, ha inviato gli atti al sostituto procuratore di turno Massimo Mannucci. Entrambi i veicoli, nel frattempo, sono stati sequestrati e la salma di Peluso è stata trasportata alla camera mortuaria del cimitero comunale dei Lupi, alla Cigna, da un mezzo del servizio di onoranze funebri della Misericordia di Livorno. Il corpo è stato messo a disposizione del magistrato per l’eventuale autopsia che potrebbe disporre.