Coppa Barontini: Borgo principe sui Fossi da favola. E al traguardo la proposta di matrimonio
Cala il poker di vittorie consecutive nella gara a cronometro in uno scenario da cartolina. Il Venezia si piazza al secondo posto ad appena 4 secondi di distacco, poi il San Jacopo
LIVORNO. Che sia in mare aperto, come nella “Risiatori”, o nelle acque (quasi) ferme dei fossi medicei, fino ad ora nel 2025 è stato il Borgo il gozzo più veloce, quello che ha la palata più potente. Con l’ennesima prova di forza di questa stagione remiera, il “Costante Neri” – in un tripudio di bandiere, tra cui molte della Palestina – nella 56esima edizione della Coppa Barontini ha messo in fila tutti gli altri equipaggi. Unico armo a scendere sotto la soglia dei 15’, ha fatto poker. Sono infatti quattro i successi consecutivi dal 2022 nella competizione a cronometro che circumnaviga il Pentagono del Buontalenti.
Sabato sera la gara – intensissima – ha tenuto con il fiato sospeso le migliaia di spettatori dislocati sul percorso. Ha vinto il Borgo e – proprio come 13 giorni prima nella “Coppa dei Campioni del mare” – il Venezia è rimasto dietro sì, ma di un’incollatura: appena 4 secondi e 9 decimi. Insomma: il grande duello continua e promette scintille al Palio Marinaro di sabato 28 giugno.
Tuttavia, per qualche minuto anche l’outsider San Jacopo ha cullato il sogno di conquistare il primo alloro nella “Barontini”. Il suo 15’08”80 è stato infatti battuto di appena 4” e 94 centesimi dal Venezia, partito – come da regolamento – cinque minuti dopo. La supercronometro fatta dai biancoverdi equivale alla candidatura ufficiale al ruolo di terzo incomodo per la disfida che andrà in scena davanti alla Terrazza Mascagni. Che la triade composta da Borgo, Venezia e San Jacopo abbia una marcia in più rispetto agli altri equipaggi è stato confermato dai 14” e 61 centesimi che separano l’Ardenza – quarta forza – dal podio. Quinto posto con un pizzico di rammarico per il Pontino che non è riuscito a competere per la vittoria nella gara “di casa” intitolata al partigiano e parlamentare Ilio Dario Barontini a cui è intitolato il gozzo giallorosso.
Nelle posizioni di rincalzo il Salviano (che però al Palio darà battaglia), il Labrone (che dopo un ottimo inizio di stagione sembra esserci smarrito) e l’Ovosodo che quest’anno proprio non riesce ad agganciare il treno di chi lo precede.
Le “prime donne”
Nessuno ha fatto i capricci o si è dato delle arie. Le “prime donne” sono le ragazze che hanno scritto una pagina di storia del remo livornese con la loro partecipazione alla Coppa Barontini, quella vera: anche loro, a bordo dei gozzi a dieci remi hanno coperto l’intero percorso della gara, quello lungo 3.200 metri, fatto di frenate e accelerazioni, di transito dal pertugio della strettoia e sotto i nove ponti della “cronometro” più bella che c’è. Tre equipaggi che hanno infranto un tabù. Ed è stata gara vera. Ha vinto il Labrone che ha fatto meglio di quasi 5” rispetto a una “mista” Borgo/San Jacopo. Terzo l’Ovosodo che ha imbarcato anche ragazze del San Jacopo.
Ragazze e giovani
La serata era stata aperta dalla Coppa Edda Fagni riservata a equipaggi femminili e agli under 18 maschili che si sono sfidati a cronometro sui 960 metri del percorso con partenza da piazza Cavour e arrivo sugli Scali delle Cantine. Tra le ragazze l’armo pigliatutto dell’Ardenza ha confermato la supremazia sbaragliando la concorrenza e mettendosi alle spalle un resiliente Ovosodo (secondo, grande exploit). A seguire il Labrone 2, Borgo, San Jacopo e Labrone 1. Tra i giovani altra affermazione per il Borgo, davanti Ovosodo, Venerzia, Ardenza, Labrone e Salviano, che ha deciso di partecipare solo in settimana.
Barontini in rosa
La Coppa ha avuto una forte connotazione femminile e non solo per la novità della gara a 10 remi riservata alle ragazze. La Livorno democratica e antifascista, valori tanto cari a Ilio Barontini, ha colto l’occasione per celebrare gli 80 anni dalla Liberazione per ricordare tre donne protagoniste della Resistenza: Primetta Cipolli, Erminia Cremoni e Anna Maria Enriques Agnoletti. Serata indimenticabile anche per le “Bimbe in Rosa” Dragon Boat di Livorno che hanno sensibilizzato gli spettatori sul tema della prevenzione del tumore al seno e della voga come riabilitazione. Il successo di pubblico ha confermato la bontà del progetto “Gare remiere” messo in campo da Fondazione Lem.
Coppa con proposta
Menzione d’onore, però, per Michele Bernini, vogatore del Borgo: appena tagliato il traguardo e certo della vittoria, ha issato sulla barca uno stendardo per la sua amata: “Giulia, vuoi sposarmi”?. Il successo nella Coppa Barontini val bene un sì grande come il cuore di questo ragazzo.
Gozzi a 10: 1) Borgo 14’58”96, 2) Venezia 15’03”86, 3) San Jacopo 15’08’’80, 4) Ardenza 15’23’’41, 5) Pontino 15’28’’37, 6) Salviano 15’32’’07, 7) Labrone 15’36’’92, 8) Ovosodo 15’51’’99.
Gozzi a 10 femminile: 1) Labrone 17’17’’08, 2) Borgo 17’21’’92, 3) Ovosodo 18’56’’92.
Gozzette femminile: 1) Ardenza 5’23”0, 2) Ovosodo 5’31’’5, 3) Labrone 2 5’38’’9, 4) Borgo 5’39”2, 5) San Jacopo 5’49’’9, 6) Labrone 1 5’50’’2.
Gozzette juniores maschile: 1) Borgo 5’02”8, 2) Ovosodo 5’10’’5, 3) Venezia 5’18’’2, 4) Ardenza 5’28’’5, 5) Labrone 5’29’’6, 6) Pontino 5’29’’9, 7) Salviano 5’48’’2.