Livorno, accorpamenti al Niccolini-Palli: la protesta «Salviamo il liceo, no alle classi-pollaio»
I genitori scrivono alla provveditrice: via anche ad una petizione online. Ecco i motivi
LIVORNO No alla riduzione del numero delle classi e, di conseguenza, alla formazione delle cosiddette classi-pollaio. La richiesta arriva da parte dei genitori degli studenti iscritti al liceo classico Niccolini-Palli che hanno scritto e inviato una lettera – accompagnata da circa 160 firme – alla provveditrice Cristina Grieco in cui chiedono chiarimenti urgenti su questa decisione che – evidenziano – rischia di danneggiare la qualità dell’offerta formativa e il benessere psicopedagogico degli studenti.
Secondo quanto si apprende, l’Ufficio scolastico provinciale di Livorno avrebbe imposto al Niccolini-Palli, sulla base di indicazioni ministeriali, una riduzione del numero delle classi. Ma per i genitori dei ragazzi questa decisione non terrebbe conto della situazione degli studenti iscritti al liceo né delle esigenze didattiche e inclusive. Così le famiglie hanno inviato una pec alla provveditrice Grieco e lanciato una petizione (sul sito www.petizioni.com) a cui a ieri avevano aderito 141 persone. Così, i genitori snocciolano i numeri. In particolare, al momento, le classi seconde sono due, una formata da 19 studenti e l’altra da 14. E – fanno notare i genitori – l’eventuale accorpamento comporterebbe per il prossimo anno scolastico la formazione di una classe terza formata da 33 studenti. Più o meno stessa storia per le prime: oggi le due sezioni sono formate da 17 e 15 studenti, mentre l’eventuale accorpamento porterebbe alla formazione di una classe con 32 ragazzi. «È inoltre prevista per il prossimo anno scolastico una sola classe prima che, tenendo conto delle domande presentate, conterà 32 studenti. È un dato preoccupante. Chiediamo all’Ufficio scolastico provinciale di Livorno di rivedere con urgenza la decisione di ridurre il numero delle classi del liceo classico Niccolini-Palli – sottolineano i genitori – . Una scelta che rischia di compromettere la qualità dell’insegnamento e il benessere degli studenti. Numeri così alti non consentono una didattica efficace, attenta e inclusiva. Le famiglie sono preoccupate: un’ulteriore riduzione delle classi significherebbe meno attenzione per ogni ragazzo, meno possibilità di personalizzare l’insegnamento, più difficoltà per docenti e studenti». E i genitori raccontano di conoscere già la situazione e, per questo, di lottare perché non si ripeta. «Anche in passato accorpamenti simili hanno creato gravi problemi, senza mai portare benefici. Per questo chiediamo che l’Ufficio scolastico provinciale riveda l’imposizione di riduzione delle classi – aggiungono le famiglie degli studenti iscritti al Niccolini-Palli – e che eviti la formazione di classi sovraffollate, in particolare per la futura prima e tuteli la qualità dell’insegnamento e il diritto degli studenti a un percorso scolastico serio, stabile e inclusivo».
«Tutti i firmatari condividono una viva preoccupazione per il futuro dell’istituto, e si attendono che l’Ufficio scolastico provinciale voglia operare una valutazione ponderata e responsabile, a tutela dei diritti degli studenti e del valore culturale della scuola – concludono le famiglie – . Il liceo classico è un patrimonio culturale della città di Livorno: difendiamolo insieme».l