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Cubone, il Ministero boccia il comitato: «Nessun motivo per fermare i lavori

di Flavio Lombardi
Cubone, il Ministero boccia il comitato: «Nessun motivo per fermare i lavori<br type="_moz" />

Livorno: conclusa l’istruttoria dopo l’esposto contro l’opera, l’Ispra non rileva criticità

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LIVORNO. Il “cubone” in costruzione alla Scopaia va avanti, mentre quelli del comitato contrario alla sua realizzazione in quell’area, incassano la risposta negativa arrivata dal Mase riguardo all’esposto presentato lo scorso ottobre, periodo in cui partì il cantiere. Si richiedeva con fermezza, un intervento statale per stoppare «la devastazione di una piccola oasi naturale», a tutto vantaggio della realizzazione dell’impianto sportivo pubblico (palestra ad uso del plesso di villa Corridi al mattino, fruizione dello spazio per società sportive delle discipline di basket, volley, pattinaggio e calcio a cinque, palestra per ginnastica dolce dedicata agli anziani al piano superiore), da edificarsi grazie al contributo di 3,5 milioni di fondi Pnrr.

La risposta

La parte finale del documento inviato in risposta dal ministero dell’ambiente e sicurezza energetica, recita testualmente che “all’esito dell’espletata attività istruttoria, non esistono elementi per l’intervento ai sensi dell’art. 309 del Decreto Legislativo 152/2006, così come indicato nelle note Ispra al Mase n. 0211077 del 18 novembre 2024 e n. 35607 del 25 febbraio 2025”.

Il ruolo

Giusto ricordare di cosa si occupa Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale): un ente pubblico di ricerca al quale sono attribuiti compiti di monitoraggio sullo stato dell'ambiente, sul consumo del suolo e sulle risorse ambientali, di controllo sulle fonti e sui fattori di inquinamento delle matrici ambientali, di ricerca e di supporto tecnico-scientifico.

La soddisfazione

Probabilmente i “no-cubone” non desisteranno e continueranno nella protesta, preparando ulteriori contromosse. Soddisfatto invece il sindaco Luca Salvetti, informato dell’esito sin da subito. «Si riportano alla giusta dimensione i caratteri dell’intervento - dice - che, come era emerso in sede di aggiudicazione dei finanziamenti del piano nazionale di ripresa e resilienza, è tra i migliori in Italia. Anzi: il migliore assieme ad un progetto del Comune di Torino, unici due che sono valsi il massimo del contributo. E questo, perché si è guardato ai massimi parametri della sostenibilità e qualità di inserimento ambientale e rigenerazione urbana. Il Mase, sentito il parere di Ispra, non ha fatto altro che prendere atto della effettiva validità di quel che a Livorno con questa bellissima palestra si vuole fare. Noi - sottolinea ancora il primo cittadino livornese - procediamo con la realizzazione di un gioiello che alla grande maggioranza nei quartieri Scopaia e Leccia piace, augurandomi che quando sarà pronto, riesca a far ricredere almeno parte di quelli che adesso lo contestano».

Controlli

Una visita breve al cantiere, mentre si sta consumando un sopralluogo dell’Arma. C’è un controllo da parte di un maresciallo del Noe, reparto dei carabinieri istituito nel contrasto dei fenomeni di inquinamento, di abusivismo edilizio nelle aree protette, di smaltimento illecito delle sostanze tossiche, con compiti di vigilanza sul ciclo dei rifiuti. Osserva, fa domande, chiede fogli e documenti, con la massima gentilezza e riscontrando disponibilità degli addetti dell’impresa Frangerini.

Giusto vigilare che le imprese operino seguendo le regole disciplinate dalle leggi. Trascorso il tempo necessario, ha infine salutato senza riscontrare anomalie.

Prossimi step

Sono state ultimate intanto le fondazioni del prefabbricato e sono tutt’ora in corso le opere in cemento armato dell’avancorpo che ospiterà la zona di ingresso, bar e zone comuni, che guarda il campo dei Portuali.

Per luglio, si prevede il fissaggio dei gradoni prefabbricati che daranno all’impianto una capienza di duecento spettatori, mentre per la prima parte di ottobre si sarà in grado di cominciare ad issare i pannelli perimetrali che costituiranno le pareti. Via propedeutica per arrivare fino al completamento “chiavi in mano” e successivo collaudo, che si può prevedere a giugno 2026. 

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