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Il caso

Livorno, molesta una ragazzina per la strada: «Mi ha accarezzato una caviglia»

di Stefano Taglione
Una volante della polizia di Stato (foto d'archivio)
Una volante della polizia di Stato (foto d'archivio)

Secondo episodio dopo l’alunna sedicenne del liceo Cecioni importunata in viale Carducci alla pensilina dell'autobus

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LIVORNO. Due episodi in pochi giorni, forse collegati fra di loro. Il primo in via Provinciale Pisana, alla periferia nord della città, dove una ragazzina – i cui genitori però non hanno mai sporto denuncia – in pieno pomeriggio stava aspettando l’arrivo del babbo seduta sul marciapiede, quando un uomo – descritto come straniero e dall’aspetto trasandato – le si è seduto accanto, le ha detto che era bella e con una mano le ha accarezzato una caviglia e lei, per sfuggire al molestatore, si è allontanata verso il centro della carreggiata. Il secondo, invece, è successo lungo viale Giosuè Carducci, sotto la pensilina della fermata dell’autobus urbano del Parterre, direzione stazione centrale. Qui, un uomo descritto come straniero, avrebbe importunato una sedicenne, toccandola e invitandola a raggiungerlo in un luogo più appartato.

Il racconto

La segnalazione dell’episodio avvenuto all’esterno del giardino pubblico, nei giorni scorsi, ha fatto il giro dei social. «Vicino al Cecioni – è il messaggio circolato sul web – c’è un ragazzo di carnagione scura che parla in inglese, ma balbetta anche parole esplicite in italiano, va soprattutto dalle bimbe che escono da scuola, le ferma, le abbraccia, le tocca e chiede di andare con lui in posti più appartati a fare cose che potete immaginare. A me e a un’altra bimba del Cecioni in momenti diversi ci ha fermato e ci ha chiesto e fatto queste cose, ma fortunatamente io sono riuscita ad allontanarmi e a trovare il mio professore, che è rimasto con me. Il professore ci ha chiesto se sono accaduti altri episodi del genere e se riusciamo a raccoglierli. Poi lui con la scuola farà qualcosa», si legge in un messaggio dell’alunna, che frequenta appunto il Cecioni ed era da poco uscita da scuola.

La scuola si muove

Anche se l’istituto superiore non è interessato in senso stretto dalla vicenda, visto che l’episodio è avvenuto molto lontano dal luogo d’istruzione, il preside Rino Bucci si è mosso immediatamente. Ascoltando il docente, lo stesso che aveva parlato con la studentessa molestata, e inviato due giorni fa una relazione dettagliata in questura. «Ho segnalato tutto alla polizia, in modo che possa avere elementi, eventualmente, per verificare la questione e attivarsi», le parole del dirigente scolastico livornese. La questura, naturalmente, non sta assolutamente sottovalutando la questione e si è messa in moto per verificare quanto segnalato dal preside. L’obiettivo è dare un volto e un nome alla persona accusata di aver importunato le ragazzine.

L’altro episodio

Anche per quanto riguarda il caso di via Provinciale Pisana, il padre della ragazza, ha informato la polizia. Per il momento, però, non ha sporto querela alle forze dell’ordine (neanche i familiari della sedicenne importunata in viale Carducci lo hanno fatto). Non si può escludere che i due episodi, temporalmente e geograficamente lontani, siano comunque collegati. Qualche elemento in comune c’è: la descrizione dell’uomo è molto simile.

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