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Enriques, niente più esuberi allo Sportivo di Livorno. «Ora siamo matricole. Grazie»

di Francesca Suggi
Enriques, niente più esuberi allo Sportivo di Livorno. «Ora siamo matricole. Grazie»

Lettera di ringraziamento dei genitori al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale: «Importanti lezioni di fiducia ai nostri figli»

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LIVORNO «Eravamo esuberi e adesso siamo matricole. Grazie». Dalle famiglie degli alunni che a settembre potranno frequentare la prima classe seguendo l’indirizzo Sportivo del liceo Enriques scelto dai propri figli e figlie - tutti, senza alcuna esclusione a sorteggio - si ringrazia il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia. Si ringrazia il provveditore regionale per aver determinato il lieto fine.

Per aver fermato il sorteggio del 6 maggio che avrebbe decretato quali studenti avrebbero potuto seguire l’iscrizione fatta a inizio anno allo Sportivo e chi, invece, avrebbe dovuto scegliere un’altra scuola o un altro indirizzo dell’ istituto. Secondo le comunicazioni arrivate dalla scuola alle famiglie il 16 aprile e i primi di maggio, 30 alunni sarebbero stati accettati e 11 no. Troppi iscritti per 1 sola classe autorizzata. Quindi i genitori si fanno sentire. Chiedono comprensione e aiuto: un appello che tramite Il Tirreno bussa alla porta dell’Usr. Perché le regole autorizzative del Ministero sono chiare: quest’anno niente deroghe. E invece delle due classi di Sportivo richieste dall’istituto, l’Usr è costrettoad autorizzarne una.

«A mezzo stampa - scrivono i genitori - le abbiamo chiesto aiuto ed ora, sempre su queste pagine, desideriamo ringraziarla. Questo è stato possibile grazie al suo prezioso intervento e allo sforzo organizzativo attuato dall' istituto Enriques».

Dopo l’appello accorato qualcosa si muove. E in via del tutto eccezionale il 5 maggio arriva la soluzione concessa dall’Ufficio scolastico regionale. Un lavoro di squadra che ingloba anche l’Usp e l’istituto Enriques.

«Sappia - vanno avanti i genitori rivolgendosi al direttore Pellecchia - che insieme abbiamo trasmesso ai nostri ragazzi due importanti lezioni di vita: che vale sempre la pena di tentare e, soprattutto, che l' unione fa davvero la forza. Grazie a lei gli abbiamo ridato fiducia nel mondo degli adulti e delle istituzioni». E chiudono: «Abbiamo ben chiaro che la soluzione trovata richiederà impegno e notevoli sforzi a tutti i protagonisti di questa vicenda, ma ci creda se le diciamo che la felicità e la gratitudine negli occhi di questi ragazzi al ricevimento della mail di lunedì dovrebbe ripagare ampiamente di tutto».l

F.S.

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