Enriques, niente più esuberi allo Sportivo di Livorno. «Ora siamo matricole. Grazie»
Lettera di ringraziamento dei genitori al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale: «Importanti lezioni di fiducia ai nostri figli»
LIVORNO «Eravamo esuberi e adesso siamo matricole. Grazie». Dalle famiglie degli alunni che a settembre potranno frequentare la prima classe seguendo l’indirizzo Sportivo del liceo Enriques scelto dai propri figli e figlie - tutti, senza alcuna esclusione a sorteggio - si ringrazia il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia. Si ringrazia il provveditore regionale per aver determinato il lieto fine.
Per aver fermato il sorteggio del 6 maggio che avrebbe decretato quali studenti avrebbero potuto seguire l’iscrizione fatta a inizio anno allo Sportivo e chi, invece, avrebbe dovuto scegliere un’altra scuola o un altro indirizzo dell’ istituto. Secondo le comunicazioni arrivate dalla scuola alle famiglie il 16 aprile e i primi di maggio, 30 alunni sarebbero stati accettati e 11 no. Troppi iscritti per 1 sola classe autorizzata. Quindi i genitori si fanno sentire. Chiedono comprensione e aiuto: un appello che tramite Il Tirreno bussa alla porta dell’Usr. Perché le regole autorizzative del Ministero sono chiare: quest’anno niente deroghe. E invece delle due classi di Sportivo richieste dall’istituto, l’Usr è costrettoad autorizzarne una.
«A mezzo stampa - scrivono i genitori - le abbiamo chiesto aiuto ed ora, sempre su queste pagine, desideriamo ringraziarla. Questo è stato possibile grazie al suo prezioso intervento e allo sforzo organizzativo attuato dall' istituto Enriques».
Dopo l’appello accorato qualcosa si muove. E in via del tutto eccezionale il 5 maggio arriva la soluzione concessa dall’Ufficio scolastico regionale. Un lavoro di squadra che ingloba anche l’Usp e l’istituto Enriques.
«Sappia - vanno avanti i genitori rivolgendosi al direttore Pellecchia - che insieme abbiamo trasmesso ai nostri ragazzi due importanti lezioni di vita: che vale sempre la pena di tentare e, soprattutto, che l' unione fa davvero la forza. Grazie a lei gli abbiamo ridato fiducia nel mondo degli adulti e delle istituzioni». E chiudono: «Abbiamo ben chiaro che la soluzione trovata richiederà impegno e notevoli sforzi a tutti i protagonisti di questa vicenda, ma ci creda se le diciamo che la felicità e la gratitudine negli occhi di questi ragazzi al ricevimento della mail di lunedì dovrebbe ripagare ampiamente di tutto».l
F.S.
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