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Livorno, le rotatorie tappo rimangono: «Affiancheremo dei semafori»

di Claudia Guarino
Livorno, le rotatorie tappo rimangono: «Affiancheremo dei semafori»

L’assessora alla mobilità spiega in commissione i progetti per il traffico: «Da quei rondò passano fino a 4mila auto l’ora»

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LIVORNO.  Il primo passo sarà eliminare il semaforo di piazza Mazzini (o meglio, rendere lampeggiante quello in via d’Alesio) creando, nello stesso tempo, un attraversamento pedonale al posto delle strisce raso terra. Poi si vedrà. Attualmente, comunque, la tendenza è quella di non arrivare a demolire le due rotatorie che fanno tappo (quella ai Quattro Mori e quella al Nautico) ma di posizionarci dei semafori che possano contribuire a smaltire i flussi nelle ore di punta, cioè prevalentemente all’entrata e all’uscita da scuola. Ecco a cosa sta pensando l’amministrazione comunale per risolvere l’annoso problema del traffico congestionato dal Ponte Santa Trinita alla rotatoria di piazza Orlando. Ne ha parlato l’assessora alla Mobilità Giovanna Cepparello rispondendo, in commissione, a un’interpellanza di Alessandro Guarducci (Forza Italia) e sottolineando che, dal suddetto tratto, nei periodi di punta, «in un’ora passano anche 4.000 auto, come è emerso dal rilievo dei flussi che abbiamo commissionato». Che servano delle soluzioni per snellire il traffico in questa parte della città, del resto, è cosa nota. Se ne parla da tempo. Così come si discute da tempo sulle possibili modalità d’azione. E, a quanto pare, si è ancora in cerca della quadra, che dovrebbe concretizzarsi nel piano del traffico che poi dovrà essere portato all’attenzione del consiglio comunale. Ma andiamo con ordine partendo dal primo punto considerato uno tra i più critici dal punto di vista della scorrevolezza.

Piazza Mazzini

Fermata del bus, semaforo e pista ciclabile. Ecco i tre elementi da sempre al centro della discordia e tacciati di bloccare il traffico in piazza Mazzini andando a creare l’effetto imbuto. Eliminato il primo problema con lo spostamento più avanti della fermata di Autolinee, adesso l’attenzione si è concentrata sul semaforo. «Lo studio – dice Cepparello – ha dimostrato che quell’apparecchio rallenta i flussi. Dunque lasceremo il semaforo lampeggiante e faremo un attraversamento rialzato. E con questa azione, da mettere in atto in breve tempo, dovremmo migliorare del 22% la fluidità del traffico». Per quanto riguarda invece la pista ciclabile, «in piazza Mazzini ci sono due corsie e la posizione della ciclovia non è un problema perché, caso mai, a rallentare il traffico sono le rotatorie».

Le rotatorie

Per esempio quella ai Quattro Mori, che fa da tappo perché, tra le altre cose, «è stretta e i bus fanno fatica a passare». Detto ciò, per l’assessora Cepparello «ci sono delle considerazioni da fare» in via preventiva. Per esempio: «Quando le auto escono dagli Scali d’Azeglio, per andare verso sud devono prima dirigersi a nord e usare la rotatoria ai Quattro Mori per tornare indietro. In tanti fanno questa svolta e, in tal modo, tagliano il flusso delle auto da nord verso sud infliggendo alla fila un ritmo lento. E questo è un problema che va tenuto sotto controllo».

Le soluzioni

In che modo? «Abbattere la rotatoria e rimettere i semafori sarebbe un intervento complicato e molto costoso – spiega l’assessora in commissione –. Allora possiamo provare a ipotizzare un sistema in cui le rotatorie restano ma, per esempio, si azionano alcuni semafori nell’ora di punta». E dove sarebbero posizionati questi i semafori? All’imbocco della rotatoria o nelle sue vicinanze? «Questo è un aspetto che va valutato. Potrebbe, per esempio, essercene uno alla fine degli Scali d’Azeglio per permettere la svolta a sinistra. Ma, appunto, è da valutare. Intanto faremo il primo passo (via il semaforo e altre strisce rialzate in piazza Mazzini, ndr) poi nel piano del traffico porteremo gli altri interventi». Si va, insomma, verso la riorganizzazione dei flussi di traffico intorno alle rotatorie in piazza Micheli e piazza Giovine Italia. Ma è ancora da capire come e quando . 

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