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Livorno, c’è il laser anche a Ginecologia: «Ecco come lo useremo e i benefici»

di Martina Trivigno

	Il primario Sergio Abate
Il primario Sergio Abate

Ma qual è la forza del reparto di Ginecologia dell’ospedale livornese? Secondo il primario Sergio Abate sono principalmente due gli aspetti centrali da mettere in luce

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LIVORNO. La Ginecologia degli Spedali Riuniti di Livorno è tra le eccellenze della Toscana. Il reparto dell’ospedale livornese compare tra quelli al top della nostra regione nella ricerca redatta dall’Istituto tedesco di qualità e finanza che conduce indagini di mercato finalizzate ad analizzare l’aspetto economico e qualitativo delle aziende attive in diversi settori, anche nel campo della sanità.

Un motivo di orgoglio per il primario Sergio Abate che – racconta – negli ultimi cinque anni ha lavorato sodo insieme alla sua équipe per raggiungere questo risultato. «Sono orgoglioso che il nostro reparto risulti tra i migliori della regione – precisa – . È un onore per me ma, al tempo stesso, per la città perché abbiamo ribaltato i presupposti iniziali. Registro infatti una progressiva e costante affezione, non tanto per il numero dei concepimenti che purtroppo sono un po’ deficitari in tutto il mondo, ma assistiamo soprattutto al recupero di affezione da parte delle donne livornesi e anche di altre residenti in città vicine che sempre più spesso, rispetto al passato, scelgono il nostro ospedale per far nascere i loro bambini, mentre prima andavano altrove».

Ma qual è la forza del reparto di Ginecologia dell’ospedale livornese? Secondo il primario sono principalmente due gli aspetti centrali da mettere in luce. «Da una parte la coesione del gruppo – evidenzia – e dall’altra gli investimenti, anche in campo tecnologico, che la direzione generale dell’Asl Toscana nord ovest, che mi è vicinissima, sta continuando a fare: su questo fronte, entro giugno, attiveremo un laser ad anidride carbonica (CO2) che ci permetterà di trattare anche tutta la parte dell’uroginecologia, ovvero le disfunzioni del pavimento pelvico femminile, tra cui l’incontinenza urinaria che, purtroppo, è sempre più presente soprattutto con l’aumentare dell’età delle donne». E in questa direzione il laser sarà un prezioso alleato: è un trattamento indolore e semplice, non serve anestesia locale e i risultati sono immediati e prolungati nel tempo. Le sedute hanno una durata di circa 15-20 minuti ciascuna e i risultati sono visibili già dopo il primo trattamento. «Lo abbiamo acquistato per trattare le distrofie vulvari oltre, come detto, l’incontinenza – sottolinea il primario – . Si tratta di un altro capitolo di capacità che stiamo avviando con cui il reparto riesce a dare una risposta concreta alle pazienti che soffrono di queste disfunzioni».

Ma c’è di più. Di recente l’Asl Toscana nord ovest ha firmato una convenzione con l’Accademia navale di Livorno per aprire al suo interno un ambulatorio di Ginecologia. «Andrò personalmente in Accademia – evidenzia Abate – . Stiamo sviluppando, infatti, un importante lavoro di collaborazione con la Marina militare e, al momento, l’ambulatorio sarà riservato alle allieve».

Con lo sguardo sempre più rivolto al futuro, il primario del reparto di Ginecologia è concentrato verso nuovi traguardi da raggiungere. «Sono molto fiducioso – prosegue – perché posso contare su un gruppo di professionisti, medici e ostetriche, capace di parlare la stessa lingua e, di conseguenza, di dare risposte chiare alle nostre pazienti, senza lasciare dubbi sull’assistenza che possano creare qualche perplessità. Oltre a dare una qualità assistenziale, la nostra grande forza è quella, sia in Ginecologia che in Ostetricia, di fare in modo che la gente esca dal reparto o entri in reparto avendo chiaro il percorso che deve fare». E qui entra in gioco il territorio. «Un lavoro importante è stato fatto sui percorsi, soprattutto con il territorio – conclude Abate – . Ora, quello che abbiamo ricevuto da parte dell’Istituto tedesco di qualità e finanza è una bella pietra miliare che certifica un lavoro importante, come dicevamo lungo molti anni – conclude Abate – ma stiamo lavorando bene, andando di concerto nella direzione giusta: stiamo rinnovando il reparto anche dal punto di vista del personale: sono arrivati cinque giovani medici e ci impegneremo sempre di più per parlare tutti lo stesso linguaggio. Tutte le mattina, infatti, c’è un momento di confronto, una riunione con medici e ostetriche in modo che le pazienti possano affidarsi a noi sempre con maggiore fiducia».


 

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