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Grimaldi, il dubbio del sindaco di Livorno: «E l’altra metà del progetto?»

di Martina Trivigno

	Il porto di Livorno
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Darsena Europa: Salvetti chiede chiarezza sulla proposta

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LIVORNO. Le preoccupazioni si rincorrono e diventano sempre più insistenti. “Radio banchina” parla di operatori disorientati, che si interrogano su quali ripercussioni avrebbe, sul porto di Livorno e sui suoi traffici, un’assegnazione parziale della Darsena Europa – soltanto il 50 per cento – a un singolo gruppo. Questa, infatti, è la richiesta messa nero su bianco nell’istanza di concessione presentata da Grimaldi e ora sul tavolo dei tecnici dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale a cui spetterà il compito di dichiarare procedibile (o meno) la richiesta. Anche se, adesso, il gruppo partenopeo sottolinea di «aver già manifestato la piena disponibilità ad acquisire l’intera Darsena Europa».

Ma, restando all’atto formalmente presentato dal gruppo, sono almeno tre le domande al momento senza risposta. La prima: la richiesta di Grimaldi può essere accettata? La seconda: se sì, cosa ne sarebbe della parte restante della piattaforma? La terza: se la maxi-opera fosse scorporabile, sarebbe ancora appetibile come investimento? E va da sé: ci sarebbe qualcuno disposto ad accontentarsi di un solo pezzo di banchine? Insomma, che il cluster portuale sia preoccupato non è frutto di fantasie o dietrologie, ma un dato di fatto. Un dubbio che, per primo, il sindaco Luca Salvetti ha palesato in Consiglio comunale. Il primo cittadino quando risponde al telefono, contattato dal Tirreno, spiega di non voler alimentare polemiche. Ma basta ascoltare il suo intervento di lunedì scorso, di fronte all’assemblea cittadina, per comprendere i suoi timori. «Come mesi fa dissi che ero felicissimo ed entusiasta che Msc (con gli operatori Neri e Lorenzini, ndr) avesse mostrato interesse per la Darsena Europa, lo stesso dico per un player come Grimaldi, che ha già interessi nel porto – evidenzia Salvetti – . Significa che Livorno ha tutte le potenzialità per essere al centro di tutte le dinamiche e i traffici internazionali che vedono il Mediterraneo come fulcro. Con un’aggiunta: se la proposta di Grimaldi viene ritenuta plausibile, a nome della città, voglio subito sapere come si procederà con l’altra metà che non viene presa in considerazione da questa proposta. Mi sembra una considerazione di trasparenza e rispetto delle attese della città, qualunque sia il nome di chi presenta l’offerta».

«Viceversa – aggiunge – con un bando di gara sull’intera opera, questo problema non ci sarebbe e quindi immagino che l’Authority possa andare avanti come aveva pensato. Questo, però, ce lo dovrà dire l’Autorità portuale». Sì, perché ora il nocciolo della questione sta tutto lì: cosa ne sarebbe dell’altra metà di Darsena Europa? In ogni caso Grimaldi avrebbe gioco facile. Come? Se avesse il via libera ad ottenere in concessione intanto il 50 per cento dell’opera e la parte restante risultasse poco appetibile ad altri operatori sarebbe facile per il gruppo partenopeo “allargarsi” alla totalità delle banchine.

Enzo Raugei, presidente della Compagnia portuale, contattato dal Tirreno e riferendosi a Grimaldi, dice che Livorno non deve entrare nelle querelle tra grandi gruppi. «Sono abituato a guardare il bicchiere mezzo pieno – spiega – . Dovremmo essere tutti contenti del fatto che il porto mantenga un appeal importante e che quindi due grossi gruppi internazionali si siano presentati per la gestione della piattaforma Europa. C’è un ente, che è l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, che valuterà le proposte nei dettagli rispetto a quelli che sono gli obiettivi del piano regolatore, visto che tutto dovrà muoversi nel percorso che il piano regolatore prevede. E poi alla fine, volendo vedere tutto in un’ottica positiva, perché no, potrebbe essere anche un’occasione per un accordo più complessivo tra più soggetti rispetto a quella che potrebbe essere domani la gestione unitaria della Piattaforma Europa».

Anche Angelo Roma, consulente marittimo, evidenzia che c’è da essere contenti che la Darsena Europa interessi non soltanto a Msc ma anche a un altro operatore, Grimaldi. «A questo punto, però, bisogna aspettare il bando internazionale a cui l’Authority sta lavorando e che sarà pubblicato nei prossimi mesi – conclude Roma – . Fino ad allora, infatti, si possono fare soltanto ipotesi e previsioni, ma sarà il bando internazionale a contare. Ci sarà una commissione che verificherà tutte le istanze e deciderà quella che ha più chance per poter gestire, in futuro, la Darsena Europa». 

(2 - continua)

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