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“Sulla felicità”: il festival di Livorno abbraccia anche il carcere. Detenuti-attori in scena con Moby Dick

di Luca Balestri
“Sulla felicità”: il festival di Livorno abbraccia anche il carcere. Detenuti-attori in scena con Moby Dick

Unica kermesse su questo tema in Italia, l'anteprima ilò 3 maggio al Teatro 4 Mori: come acquistare i biglietti

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LIVORNO. Sulla felicità festival. Il 3 e 4 maggio tutti a bordo dell’unico festival di tutti i tempi, alla sua quarta edizione, centrato sulla felicità in tutte le sue sfumature, facce, colori in cui teatro, arte, musica, cultura, street art e letteratura stimolano, sconquassano, “contagiano” il pubblico. E quest’anno l’onda va ad abbracciare anche un progetto di teatro e carcere con i detenuti attori.

La mente della kermesse è il presidente dell’associazione Grande Giove, il comico Stefano Santomauro.

L’evento principale, l’anteprima, della kermesse sarà lo spettacolo teatrale “Moby Dick. Bianca, è il colore del mare” in scena il 3 maggio alle 11 sul palco del Teatro 4 Mori. Particolarità di questo spettacolo saranno gli attori in scena. Sul palco, infatti, i protagonisti saranno cinque detenuti-attori, che fanno parte della Compagnia Tempo libero della sezione media sicurezza del carcere di Livorno. E la novità di quest’anno è che i cinque detenuti per l’occasione potranno uscire dal carcere delleSughere come se usassero un permesso di lavoro.

In virtù di questo, i cinque saranno pagati come attori, per lo spettacolo.

Registe di Moby Dick le operatrici culturali Francesca Ricci e Lara Gallo. Successivamente allo spettacolo ci sarà il talk “Diritto alla felicità”. Interverranno in questa sede l’assessore al sociale Andrea Raspanti, il garante per i diritti dei detenuti Marco Solimano, il direttore delle Sughere Giuseppe Renna, il presidente di Arci Livorno Alessio Simoncini, le registe Gallo e Ricci, e gli stessi attori.

«Il nostro è l’unico festival che parla di felicità in Italia. Purtroppo ci rendiamo conto che il diritto alla felicità è sparito -inquadra il festival Santomauro-. Livorno è ideale per parlare di felicità. Durante questo festival il focus saranno i diritti. Essere felici è una pretesa che dobbiamo avere».

Entra nel dettaglio dello spettacolo Ricci. «Il carcere è un luogo dove lavoriamo tutto l’anno, cercando di portarvi attività artistiche e culturali, per dare un riscatto a chi vi è dentro -le sue parole-. I testi che portiamo in scena, come Moby Dick, sono stravolti, li riadattiamo rispetto alle persone che fanno il percorso con noi. Dobbiamo sempre essere elastici». D’accordo Gallo: «Quando accostiamo carcere e felicità potrebbe sembrare un ossimoro. Ma ci piace pensare che Teatro possa essere ponte tra questi due soggetti, e lo è».

Per l’assessore al Turismo Rocco Garufo: «Il festival porta il nome di Livorno fuori dai nostri confini. Livorno è una città che ha una grande componente della felicità, l’allegria. E questo aspetto costituisce anche nell’accoglienza turistica un filone molto importante».

Soddisfatta la vicedirettrice del carcere, la romana Fabiana Massaro. «La descrizione di Livorno come città felice è verissima. Fare quest’esperienza in carcere ha un valore evasivo come poche altre -dichiara-. Anche la felicità temporanea contingente è comunque una forma di felicità, e i ragazzi che usciranno dal carcere sono contentissimi».

Chiude il presidente Arci Simoncini. «Per noi le attività che facciamo in carcere sono essenziali. Non solo portiamo qua la cultura, ma la produciamo anche».

Il festival è di produzione dell’associazione Grande Giove, ed è patrocinato dalla Regione, dal Comune e dalla Fondazione Lem.

Partner del festival sono il cinema Teatro 4 Mori e Arci Livorno. Lo spettacolo Moby Dick si terrà al Teatro 4 Mori sabato 3 maggio alle 11.

Info. I biglietti, che costano 8 euro ciascuno, si potranno acquistare, a partire da lunedì 7 aprile, sul sito www. sullafelicitafestival. it. L’incasso dei biglietti sarà diviso tra Arci e l’associazione Grande Giove. Lo spettacolo sarà l’unico evento a pagamento del festival. Gli altri eventi della kermesse saranno resi noti tra venti giorni. Moby Dick rientra nei progetti Teatro e Carcere della Regione, ed è curato da Arci Livorno con la casa circondariale di Livorno. l


 

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