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Livorno, l’ostello che non c’è: Villa Morazzana resta su alcuni siti e cartelli

di Francesca Suggi
Livorno, l’ostello che non c’è: Villa Morazzana resta su alcuni siti e cartelli

Eppure l’ex struttura ricettiva è chiusa dal 2012. La bella camera con la poesia sopravvive ai vandali

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LIVORNO. All’ostello che non c’è. A Monterotondo. Chissà se qualcuno negli anni sta ancora compilando il form di prenotazione che si trova, per esempio, sul sito www.italiasub.it per prenotarsi una vacanza al “bed and breakfast” di via Curiel 110, a Livorno. Ci sono ancora i numeri di telefono della struttura. Se ne descrivono le camere: 22, 11 delle quali con bagno. Si segnala che c’è l’ascensore, un bar, sono ammessi gli animali e si accettano carte di credito. Invece sul portale del turismo religioso www.viaggispirituali.it la descrizione di Villa Morazzana è più dettagliata.

“Convegni, congressi, vacanze, turismo giovanile per disabili, famiglie, gruppi, laici, religiosi, singoli; in struttura laica. Villa Morazzana è composta di 11 camere con bagno privato e tv, 4 camere famiglia con bagni in comune e 64 posti letto in ostello. I letti sono divisi in camerate da 6, 8, 10, 12 letti con servizi comuni sullo stesso piano. Il parco, fresco e ombroso, immerso nella calma delle colline, è arredato con sedie, tavoli e sdraio ed è a disposizione dei clienti”.


L’ostello che non c’è

Sono parole più che azzeccate. Bella struttura e meraviglioso il suo parco: peccato che la dimora ottocentesca di proprietà comunale è chiusa dal 2012 e vandalizzata. Ma si sa, il web conserva. Racconta cose che, come in questo caso, non ci sono più. I portali non hanno colpe. Ma fa sorridere quel che si trova in rete rispetto alla realtà. Ovvero una bellissima struttura di oltre 1600 metri quadri interni e 7mila metri quadri di parco da 13 anni nell’abbandono, dopo essere stata ostello, appunto, locale di movida, centro convegni e di accoglienza profughi.

E fa sorridere pure quel cartello turistico-informativo davanti alla chiesa dell’ Apparizione ad Ardenza che ancora indica la direzione per raggiungere l’“Hostall Villa Morazzana - centro convegni”.


Quel che resta oggi

E che sia stata una bella struttura ricettiva, almeno per location e particolarità delle camere, si vede anche oggi. Dentro quelle mura storiche ricche di leggende di fantasmi e di potenzialità future (speriamo) ancora oggi ci sono strutture di letti, arredi, materassi, cuscini a ricordare quel che era. La memoria di una struttura sicuramente a vocazione ricettiva anche per i progetti futuri ,devastata dalla furia di vandali e incursioni che ne hanno sfregiato corridoi, pareti, mobilia. Vandali che hanno distrutto vetri e vetrate, rotto infissi, scritto ovunque. Ma le potenzialità ci sono: stupisce ancora vedere, soprattutto al secondo piano leggermente risparmiato dai vandalismi, alcune camere con pareti decorate con motivi floreali, farfalle, oppure astratti. Addirittura in una, dalle pareti violette, si racconta la poesia “L’infinito” di Giacomo Leopardi sul soffitto. Ovviamente ogni camera ha il suo servizio igienico. Come ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Mirabelli durante il sopralluogo della scorsa settimana coi tecnici comunali «si tratta di una struttura conformata per essere a vocazione ricettiva». Da oggi al futuro restauro (servirà oltre un milione di euro, calcolo comunale approssimativo) passerà del tempo, ma quel che sindaco e giunta faranno lì appare chiaro: una foresteria-centro federale per sport minori, con collegamento ai vicini campi sportivi passati al Comune dalla Asl con l’operazione del nuovo ospedale.l
 

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