Livorno e la sua Ottica che ha fatto storia. Mugnai: «In 55 anni così è cambiato il lavoro»
I fratelli Barbara e Alessandro: «È nato tutto dai nostri genitori Umberto e Vera»
LIVORNO. «Nel 1970 si era a cavallo di un cambiamento nel mondo dell’ottica. Fino ad allora gli occhiali erano un cruccio per chi doveva indossarli. Quando i miei genitori hanno aperto il negozio era il momento in cui stavano arrivando le prime griffe». L’Ottica Mugnai di piazza Attias festeggia i suoi primi cinquantacinque anni.
Era il primo febbraio del 1970 quando i coniugi Umberto Mugnai e Vera Gufoni inaugurarono quella che sarebbe stata una delle ottiche più longeve di Livorno.
A mettersi le lenti per guardare il passato dell’attività è Barbara Mugnai, che oggi gestisce l’ottica insieme al fratello Alessandro. «In origine ad aprire il negozio furono i miei genitori e mio zio. Io e mio fratello siamo cresciuti nell’ottica. I miei non sapevano dove lasciarci, quindi passavamo i pomeriggi nel negozio», ricorda l’ottica.
Dall’infanzia con i genitori alla passione per il loro lavoro. «Oggi io e mio fratello siamo ottici optometristi. Cioè possiamo fare il controllo del visus, vedere di che lenti hanno bisogno i clienti», dice la professionista. Suo fratello, addirittura, «ha anche uno studio a Roma per svolgere la sua attività. Si è specializzato in lenti a contatto notturne, lenti per il cheratocono. Nel suo studio a Roma ci vanno da tutta Italia, e anche dal vicino estero».
Negli anni Settanta c’era una concezione diversa degli occhiali: non erano anche un accessorio, come invece lo sono oggi. «Gli occhiali non erano belli, ma servivano solo per vederci meglio. In Italia chi doveva portarli non era contento, a differenza che in America. Poi anche qua si è seguita la moda, con il passare del tempo». E la famiglia Mugnai, che oggi ha il negozio al 16A di piazza Attias e che quando aprì era invece al civico 13, si mostrò all’avanguardia per l’epoca.
«Aprendo il negozio a cavallo del cambiamento della concezione degli occhiali, i miei genitori dettero al negozio un aspetto accattivante, pur restando sempre attentissimi al punto di vista tecnico».
Ecco quindi che le nuove tendenze entrano anche in casa Mugnai. «Mia madre è sempre stata molto appassionata di moda. Lo è ancora. Ha un gran gusto. All’epoca indossava occhiali particolari, occhiali che oggi vediamo come normali –racconta Barbara Mugnai - Avevano le lenti molto grandi. Poi si fece anche un paio di occhiali con le lenti piccoline, a rombo».
L’ecletticità di Vera Gufoni Mugnai ai tempi venne notata anche fuori dai confini livornesi. La figlia Barbara ricorda questo episodio con un mix di affetto e allegria. «Ricordo che una volta andammo a Milano, alla fiera dell’ottica, dove ci sono persone da tutto il mondo. In tanti fermavano mia madre per capire che occhiali fossero i suoi. Ci siamo divertiti». E ne riparlano anche adesso madre e figlia. Cinquantacinque anni sono il tempo di mezza vita. Resistere sul mercato non è stato facile. «Dagli anni Duemila è stata una crisi economica continua. È stato questo il momento in cui abbiamo visto che avevamo lavorato nel modo giusto. Perché anche se non si fanno più i numeri di una volta, siamo una realtà che riesce ad andare avanti».
Oltre alla crisi, ci sono stati anche altri cambiamenti nella società. «Un cambiamento a cui abbiamo resistito, come Ulisse resiste al canto delle sirene, sono stati i vari modi di arredare i negozi. Una ventina d’anni fa c’è stata la moda del self-service, e tanti negozi hanno cambiato gli espositori –ricorda Mugnai - Noi abbiamo aperto come negozio classico, con il legno massello fatto da artigiani di provincia. Non abbiamo mai pensato di cambiare lo stile dell’ottica».
Ma se l’ottica Mugnai continua a vivere nel centro di Livorno, lo deve alla professionalità di chi ci lavora. «Non dico che voglio bene ad ogni persona che entra, sarebbe anormale, ma con i clienti faccio conto di avere davanti un amico o una persona di famiglia», garantisce Mugnai. E questo ai livornesi piace . l