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Aggressione alla troupe di Rete 4: trentenne fermato a Livorno per l’espulsione
Il fatto era avvenuto in piazza Garibaldi: con ogni probabilità l'8 novembre si terrà l’udienza di convalida dal giudice di pace
LIVORNO. È stato fermato dalla Squadra mobile per essere espulso dall’Italia Demba Diop, il trentenne senegalese denunciato dagli stessi agenti di via Fiume per minaccia e getto pericoloso di cose, insieme a una coetanea livornese e a un trentaduenne di Brindisi, per aver aggredito lo scorso 12 ottobre la troupe della trasmissione Mediaset “Fuori dal coro” che stava girando un servizio in piazza Garibaldi con il consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia Alessandro Perini.
Il fatto
La troupe di Rete 4 stava documentando le condizioni di degrado e di insicurezza dell’area. Con loro anche l’esponente meloniano, nell’ultima consiliatura sempre fra i banchi dell’opposizione in municipio, ma fra le fila della Lega. In seguito all’aggressione, con offese, minacce e lancio di alcune bottiglie di vetro – documentata dallo stesso Perini con un video poi pubblicato sui social – la giornalista era stata costretta a interrompere le riprese, nonostante la presenza della polizia municipale che ha evitato il peggio. «Siamo stati letteralmente presi a bottigliate», le parole del consigliere comunale dopo l’accaduto. Il fatto aveva provocato vibranti polemiche anche in consiglio comunale, con Perini accusato di utilizzare l’organo nazionale, che a Livorno ha girato già diversi servizi, «per buttare fango sulla città di Livorno». Accuse che il diretto interessato ha sempre rispedito al mittente.
La decisione
Dopo le tre denunce, arrivate nei giorni immediatamente successivi all’aggressione grazie ai video girati con i telefonini, la questora Giusy Stellino per Diop ha firmato il provvedimento di abbandono del territorio nazionale, motivo per il quale ora il trentenne è a disposizione dell’ufficio immigrazione di viale Boccaccio. Con ogni probabilità stamani, davanti al giudice di pace, ci sarà l’udienza di convalida dal cui esito dipenderà la sorte del giovane, che potrebbe essere quindi accompagnato in un centro di permanenza per il rimpatrio del territorio nazionale. l