Livorno, vigile aggredito fuori dalla discoteca: «Kalypso chiuso una settimana»
La questura, dopo la relazione sull’accaduto della polizia municipale, ha chiuso il locale di viale Italia. Lo conferma il dipendente coinvolto nell’alterco con l’agente locale, Daniele Fabbrizi
LIVORNO. La decisione era nell’aria dopo l’aggressione a un agente della polizia municipale, colpito durante un controllo anti-rumore da uno dei dipendenti del locale, Daniele Fabbrizi, attorno alle 2 della notte fra sabato 24 e domenica 25 agosto.
Ora è arrivata l’ufficialità, per bocca dello stesso lavoratore della discoteca: il Kalypso di viale Italia (l’ex “Da qualche parte”, che è anche un ristorante) è stato chiuso per una settimana dalla questura di Livorno, che ha ricevuto la relazione sull’accaduto dalla polizia municipale e, per motivi di sicurezza, ha fermato l’attività per sette giorni. Il provvedimento è stato adottato, come da prassi in questi casi, dalla polizia amministrativa. «Chiedo scusa di cuore al sindaco e a tutte le autorità che si sono mostrati di un’umanità incredibile – sono le parole di Fabbrizi sui social, che rivelano la notifica della chiusura arrivata nella serata del 30 agosto –. Ci hanno chiuso una settimana è giusto non deve passare il messaggio che ognuno può mettere le mani addosso a delle autorità. Ovvio, ripeto, gli agenti mi hanno provocato e non hanno dimostrato serietà. Siamo l'unico locale che chiude perché degli agenti hanno creato caos. Non mi ha obbligato nessuno a dire questa cosa, sappiatelo, accetto e, ripeto, è giusto così. Vi aspettiamo sabato 7 settembre. Confido in voi come sempre, stateci vicino perché siamo una grande famiglia».
Sotto il messaggio la foto «Chiuso per ferie», ironica ovviamente visto che la decisione, valida a partire dalla mattinata di sabato 31 agosto, è stata presa nell’ambito del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Molti i messaggi di solidarietà, nei commenti al post di Facebook di Fabbrizi, verso il locale. Intanto proseguono le indagini degli agenti delle sezioni specializzate della municipale, che al momento non hanno ancora formalizzato denunce, ma preparato la relazione su quanto accaduto da girare in procura. Il dipendente, stando alle risultanze investigative, rischia teoricamente una denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, visto che ha colpito («con una botta e non con un pugno», spiega lui) il vigile urbano durante il controllo. «Sono stato provocato, mi ha chiamato “Rambo” ed ero stato spinto», sempre le sue parole al Tirreno subito dopo l’accaduto.