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Livorno, trecento cattedre in bilico: un docente su tre è precario

di Martina Trivigno
Livorno, trecento cattedre in bilico: un docente su tre è precario

Le graduatorie già pubblicate sono state rettificate (più volte) per gli errori Virgili (Flc Cgil): «Così è frustrante e i posti vacanti restano moltissimi»

24 agosto 2024
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LIVORNO. Un docente su tre sarà precario nell’anno scolastico 2024-2025. Proprio in questi giorni l’Ufficio scolastico provinciale di Livorno è al lavoro per assegnare le cattedre di tutte le scuole di ogni ordine e grado e – spiega Veronica Virgili, segretaria generale della Flc Cgil di Livorno – «la situazione è complessa come non mai e le operazioni andranno avanti per le lunghe». Sì, perché i posti vacanti nelle scuole livornesi sono circa 300 ma – precisa la sindacalista – e «secondo le nostre previsioni soltanto il 30% sarà coperto con le immissioni in ruolo: il resto sarà affidato a precari».

Le assunzioni

Al momento nella nostra provincia le immissioni in ruolo (dunque i docenti assunti a tempo indeterminato) sono 19 nelle classi di concorso A12 e A22 (discipline letterarie alle scuole medie e superiori) e cinque per la classe A40 (scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche). Troppo poche rispetto ai posti scoperti – sottolinea Virgili – «senza considerare che la piattaforma per fare le scelte funziona a singhiozzo e le graduatorie contengono molti errori: così l’Ufficio scolastico regionale della Toscana sta pubblicando e ripubblicando le graduatorie con le rettifiche. Siamo già alla quarta correzione dall’inizio delle procedure di immissione in ruolo, avviate la scorsa settimana». E secondo quanto si apprende, a livello regionale le rettifiche hanno riguardato soprattutto le graduatorie e i punteggi, causando «frustrazioni tra gli insegnanti coinvolti».

Il Pnrr

Ma c’è anche un’altra spada di Damocle che pende sulle teste dei docenti, precari e non, che per loro è prima di tutto una beffa. Si tratta del concorso straordinario Pnrr. «Le immissioni in ruolo andranno avanti fino a dicembre di quest’anno – sottolinea la sindacalista – . Questo significa che le difficoltà non si concluderanno con l’inizio della scuola. Anzi. Già a lezioni avviate, infatti, alcuni insegnanti precari dovranno lasciare il posto ai vincitori di concorso, creando ulteriori disagi e malumori. Non solo per gli insegnanti, ma anche per gli studenti a cui sempre meno spesso viene garantita la continuità didattica con tutte le conseguenze del caso».

«Il Paese dei concorsi»

È così che, per Virgili, l’Italia si sta trasformando nel Paese dei concorsi, ma non delle stabilizzazioni perché quello dei precari continua a essere un esercito. «Al momento ci sono cinque o sei procedure concorsuali ancora con graduatorie aperte – aggiunge la segretaria generale Flc Cgil della provincia di Livorno – ma nonostante questo il ministero dell’Istruzione continua a fare bandi. Ormai la scuola sta diventando il mercato dei concorsi e dei crediti formativi. I candidati spendono soldi per le tasse, si formano graduatorie su graduatorie, ma il risultato è sempre lo stesso: la scuola continua a essere mandata avanti in gran parte dai precari».

Uffici in tilt

Senza considerare l’aggravio di lavoro per gli Uffici scolastici provinciali, tra cui quello di Livorno. «Incrociare le graduatorie di merito con quelle provinciali per le supplenze (Gps) è un lavoro monumentale e sta mettendo sotto stress gli uffici – conclude Virgili – e purtroppo gli errori non mancano. È un sistema troppo farraginoso quello per reperire il personale, spesso a scapito delle competenze. Se pensavamo di avere già visto il peggio, purtroppo non è così. Il ministero intervenga al più presto per sanare questo vulnus».


 

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