Il Tirreno

Livorno

La visita

Livorno, sui fossi arriva la regina d’Olanda: il giro in città e il pranzo con cacciucco e Vermentino di Bolgheri – Video

di Flavio Lombardi

	La regina d'Olanda sui fossi a Livorno (Foto di Franco Silvi)
La regina d'Olanda sui fossi a Livorno (Foto di Franco Silvi)

Beatrice Van Oranje-Nassau accompagnata dal sindaco, Luca Salvetti, e dall’assessore Simone Lenzi

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LIVORNO. Un corteo di quattro macchine con a bordo alcuni componenti della scorta (mentre altri si sono aggiunti in maniera discreta) arriva in piazza del Luogo Pio, facendo rotta verso i Bottini dell’Olio. Sono le 10 quando Beatrix Wilhelmina Armgard van Oranje-Nassau, conosciuta come Beatrice dei Paesi Bassi, regina d’Olanda per 33 anni prima che nel 2013 abdicasse in favore del figlio Guglielmo Alessandro, respira l’aria di Livorno. Una città dove non era mai stata, ma che un paio di mesi fa, aveva confidato a Andrea Ghiottonelli, storico d’arte a lei vicino, di voler visitare. Ne aveva sempre sentito parlare e conosce il legame che c’è sin dal Seicento per via della comunità fiammingo alemanna e poi olandese alemanna, formata all’epoca dai mercanti olandesi che riconoscevano allo scalo labronico il ruolo di snodo fondamentale lungo le rotte commerciali. I tempi in cui Livorno era Città della Nazioni e citata come grande esperimento dei Medici con le sue Leggi Livornine.

L’arrivo

Ad accoglierla, nella mattina di martedì 30 luglio, Simone Lenzi, assessore alla cultura, che l’ha accompagna nei locali del museo, dove è rimasta colpita da molti oggetti esposti, ma in particolar modo dal cencio del Palio dell’Antenna, facendosi raccontare alcuni particolari della nostra gara remiera più antica. Finito il tour, il corteo reale, composto anche da alcuni amici e parenti al seguito, ha proceduto verso la Fortezza Vecchia: lì, è avvenuto l’imbarco sul Marco Polo, il cui equipaggio ha accolto Beatrice sfoggiando una t-shirt nera con un grosso “De” bianco scritto in corsivo.

Il giro sui Fossi

Un giro dei Fossi in battello, ascoltando le spiegazioni e i riferimenti storici sulla città vista da una prospettiva ricca di fascino. Estasiata all’attraversamento del ponte più largo d’Europa, il Voltone. Con gli immancabili giochi di luce e con in sottofondo la dolcissima, intensa e struggente melodia dell’intermezzo di Cavalleria Rusticana. Riparata dal sole con un sobrio ombrellino con orlo bianco, tenuto cavallerescamente da Ghiottonelli, la regina è rimasta seduta lungo il fianco destro dell’imbarcazione, con Lenzi alla sua destra. Beatrice ha parlato in inglese, dicendo anche qualche parola in un italiano perfetto. Ha parlato della storia di Livorno, del cimitero e della Congregazione olandese alemanna, nata 400 anni fa, dello stupendo tempio neogotico che si affaccia sui fossi e che sta andando purtroppo in rovina. Osservandone la facciata, ha sottolineato la bellezza architettonica della chiesa.

Il pranzo al mercato

Dopo la visione dal basso della chiesa, la virata in direzione del Mercato Centrale, e l’accosto alle 11,58 alla banchina d’accesso alle cantine sotterranee, aiutata a sbarcare dallo stesso Lenzi che la precede e la issa tenendola per mano. Un giro passando dalla sala del pesce, mentre il sindaco arriva per accoglierla vicina ormai alla piazzetta della galleria centrale, inchinandosi rispettosamente e facendo il baciamani per accompagnarla fino a dove è previsto si consumi un pranzo in semplicità e dopo esser passata fra i tavolini, in mezzo a gente comune. Che ignora chi sia questa distinta nonna che si aiuta con un bastone, la camicetta in seta con motivi a rombi, gli occhiali con lenti fumè, la borsetta con catenella, i pantaloni neri come le comode scarpe con chiusura a strappo. Prendono tutti posto nella veranda allestita da “Le Vettovaglie”, Salvetti si congeda, mentre agli ospiti, poco tempo dopo vengono serviti antipasti di mare e proposto il cacciucco che riscuote gran successo. Il tutto servito con un Vermentino di Bolgheri. Scoccano le 14 e la Regina Madre, ha in programma una ultima visita. Desidera entrare dentro il Cisternone. Beatrice è attesa dai dipendenti Asa che le apriranno le porte dello stupendo serbatoio idrico del Poccianti. Neppure un’ora e la ex sovrana, saluta. Destinazione ignota, anche se probabilmente resterà qualche altro giorno in Toscana. Livorno le è piaciuta. Forse, tornerà. 

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