Lo scudetto del Napoli diventa spettacolo: è livornese la prima opera lirica legata a doppio filo con il mondo del calcio
Giuseppe Di Palma ha scritto il libretto, Mario Menicagli si è occupato della musica. La storia si svolge nell’arco di una settimana, tra i match con Salernitana e Udinese
Livorno La prima opera lirica legata a doppio filo con il mondo del calcio. Una scintilla scattata nella mente geniale del maestro livornese Mario Menicagli (autore delle musiche) , che ha trovato in questo modo la soluzione per partecipare e poi vincere un bando indetto dalla Siae. Unendo le sue più grandi passioni: la lirica e il pallone. Così nasce “Scudetto in casa Paisiello”, titolo che riporta alla memoria una commedia firmata da Eduardo De Filippo: si tratta di un lavoro in due atti, il cui testo è stato pensato e sviluppato dall’informatico e scrittore livornese Giuseppe Di Palma.
«Mario ha pensato di ispirarsi al terzo scudetto del Napoli – spiega il librettista-, perché, come tutti sappiamo, quando una cosa importante accade in una città qualsiasi è un avvenimento, ma quando succede a Napoli è un avvenimento al quadrato». Ed ecco che arriva l’incarico. «A quel punto – prosegue – mi ha contattato per buttare giù una storia. Una trama che potesse essere adatta a tre cantanti, due baritoni e una soprano, con una certa durata, un certo bilanciamento. Ed ho pensato, scrivendo parzialmente in rima, a un marito, appassionato di calcio, a una moglie costretta a subire questa passione e a un munaciello, personaggio semimitologico della tradizione culturale napoletana, veramente dispettoso».
Di Palma parla di Opera Buffa, in stile settecentesco, scherzosa, in italiano, col napoletano popolare riservato esclusivamente alla parte dei cori. «La storia si svolge nell’arco di una settimana: quella che va dalla partita casalinga Napoli-Salernitana a quella in trasferta sul campo dell’Udinese». Cinque giorni di fuoco: infatti tutti si aspettavano la vittoria azzurra nel primo match, contro una squadra ormai salva e tranquilla. Invece arrivò un pareggio e non fu possibile stappare lo champagne né dare il via a tutti i festeggiamenti organizzati dal comune e dai tifosi. Toccò attendere la partita in Friuli, altro pari, per chiudere i conti una volta per tutte. «Nel primo atto, il marito scaramantico decide di spedire la moglie fuori di casa per vedere la partita del possibile scudetto senza disturbo e il Napoli segna: ma lei si dimentica che quello è il giorno dell’incontro, rientra e questo provoca nell’uomo un’enorme agitazione perché ritiene che la consorte, tra le altre cose, porti sfortuna. Il munaciello, sempre nei paraggi, per vendicare la donna gli stacca il televisore nel momento clou, proprio in quello in cui gli ospiti pareggiano. Quando la moglie riattacca la presa di corrente, vede il nuovo risultato ed è costretta a dirgli: “Caro devo dirti una cosa strana” “cosa accadde? ””pareggiò la Salernitana”».
Un modo di esprimersi “settecentesco”, giocoso. «La cosa divertente è stata trovare un aspetto buffo alla moglie, che pur subendo angherie, volevo avesse spunti comici. Mi sono dunque ispirato a mia suocera: brava nelle cose tecniche, relative alla casa, ma avversa al cucinare. Mi sono immaginato una donna napoletana che odia cucinare. Praticamente un sacrilegio».
I testi e le musiche sono pronti: a suonare sarà l’orchestra giovanile “Contrappunto”, composta da tutti under 35, fiorentini. Il debutto è previsto per l’8 dicembre al Festival di Carpitello nei pressi di Caserta. «Un grande evento che si svolge in una Reggia, vicina e simile a quella più famosa. Da lì partiamo». Prevista una replica livornese al teatro Goldoni, ma il grande sogno è arrivare al San Carlo di Napoli. «Sarebbe il modo perfetto per chiudere il cerchio. Speriamo di suscitare l’interesse dei gestori e del pubblico». Hanno collaborato Lido Pacciardi (alla stesura del libretto) e Oliviero Lacagnina (musiche) . «La città di Livorno – chiude Di Palma – deve essere orgogliosa di avere Menicagli come rappresentante della propria creatività: è un ottimo ideatore, compositore e autore di testi; e al tempo stesso ha qualità di manager. Non mi pare cosa da poco».
