Svaligiata la scuola Modigliani: ladri rubano computer e tablet
Raid nel quartiere di Corea, distrutta anche la macchinetta del caffè. Il preside Antonio Manfredini: «Non sappiamo più come difenderci»
LIVORNO. Hanno fatto irruzione nella scuola approfittando dell’ennesimo fine settimana in cui non c’era nessuno, quello della Festa della Repubblica. Avendo pure fortuna, visto che inspiegabilmente non si è nemmeno attivato il sistema anti-furto. Colpo dei ladri alla scuola primaria Modigliani di via Agnoletti, nel rione di Corea, dove sono stati rubati computer, tablet e gli spiccioli contenuti nella macchinetta automatica del caffè, che comunque era stata svuotata dei soldi pochi giorni prima.
L’ennesimo raid dei malviventi negli edifici dell’istituto comprensivo “Don Angeli”, dove già in passato era stato portato via vario materiale tecnologico: nel gennaio scorso, ad esempio, sparirono sei computer alle “Michelangelo”, mentre due anni fa dieci tablet alle medie di via Dudley. Una lunga scia di colpi, nefasti per le casse scolastiche, come conferma lo stesso dirigente, Antonio Manfredini: «Stavolta purtroppo i danni sono stati ingenti – spiega – perché, in attesa di ultimare l’inventario, abbiamo registrato la sparizione di 4-5 computer portatili, 2-3 tablet e del denaro all’interno della gettoniera. Non so come mai l’allarme non sia scattato, solitamente ci arriva una notifica attraverso la centrale dell’istituto di vigilanza, ma può essere che stavolta ci sia stato un problema legato al maltempo o che qualcuno si sia dimenticato di inserirlo. Non saprei, dobbiamo indagare».
La scuola il 3 giugno ha aperto un’ora dopo, facendo entrare i bambini alle 9 e non alle 8 come da orario canonico: «Abbiamo dovuto sanificare tutto, ci abbiamo messo un po’ – prosegue Manfredini – poi sono arrivati i poliziotti, che hanno fatto un lungo sopralluogo per capire cosa fosse successo. I ladri sono passati da uno degli ingressi, forzandolo, e probabilmente sono rimasti dentro per parecchio tempo, dato che hanno messo tutto a soqquadro e, per l’appunto, l’allarme non si è attivato, dando loro tutto il tempo del mondo per agire. Non so quando sia accaduto il tutto, sicuramente fra venerdì pomeriggio e stamani (ieri per chi legge ndr). Noi ce ne siamo accorti una volta entrati al lavoro».
Il preside ormai non sa più come difendersi. I congegni anti-furto ci sono, ma non si sono attivati. In altre circostanze, invece, sono stati in grado di “salvare” la scuola. «Abbiamo la cassaforte, anche se di prezioso qui non c’è nulla – continua – ma solitamente i computer vengono custoditi negli armadietti delle classi, che non sono certamente a prova di furto, possono essere scassinati. Sono i pc al servizio delle lavagne elettroniche e purtroppo, anche se non hanno un valore economico elevato, per noi hanno una grande importanza, i ladri così facendo di creano danni enormi. I tablet, ad esempio, li usiamo per i ragazzi che hanno bisogno di aiuto. Pian piano ricompreremo tutto, sono veramente molto arrabbiato per quanto accaduto». Sul caso, dopo l’intervento degli agenti delle volanti della questura, indagheranno i colleghi della Squadra mobile di via Fiume, appena riceveranno gli atti relativi alla denuncia presentata nella caserma “Vittorio Labate” da Manfredini.