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Rubati un motorino e due bici dall’Agenzia Espressi di Gianni Giannone

di Stefano Taglione
Una delle bici rubate
Una delle bici rubate

L’ira dell’imprenditore livornese: «Per settimane portata via pure la benzina, purtroppo nonostante le telecamere possiamo farci poco»

11 aprile 2024
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LIVORNO. Due bici elettriche per le consegne rubate dopo che nelle scorse settimane, sempre dall’Agenzia Espressi di Giovanni Giannone, era sparito un motorino da quattromila euro. Non c’è pace per l’azienda livornese di via delle Cateratte, che deve sempre più fare i conti con i ladri. «Andare avanti così è molto difficile, non ci sono soluzioni – rimarca deluso Giannone – perché è impossibile controllare tutto e noi, per difenderci, abbiamo installato tante telecamere. Purtroppo, però, queste persone si travestono e non si riescono mai a individuare. Le forze dell’ordine penso che di più non possano fare, è molto irritante, ma è così».

Le due bici sono state rubate tre giorni fa in via del Bosco, in un garage dello stesso Giannone: «Erano parcheggiate qua da me – commenta – perché avevamo svolto dei lavori in zona. Parliamo di mezzi che costano duemila euro ciascuno, visto che sono professionali. Per altro si possono accendere solo con un telecomando, non certo con un interruttore, motivo per il quale credo che qualcuno sia passato con un furgone e abbia fatto man bassa».

Negli ultimi mesi, fra l’altro, l’Agenzia Espressi è stata vittima di un’altra serie di raid. Quelli alla benzina nei serbatoi dei mezzi in sosta, per lo più auto e scooter. «Ne abbiamo 12-13 – le parole di Giannone, che è anche presidente del Coni provinciale – e ogni notte, queste persone, facevano il giro “succhiando” tutto il carburante, che ogni mattina puntualmente dovevamo riacquistare. Una situazione non semplice, che ci ha costretto a chiudere tutto in un’area coperta. Dentro l’azienda possiamo proteggerci, lo facciamo anche se i furti sono continui, mentre in giro mentre fai le consegne purtroppo se qualcuno mette gli occhi sui nostri dipendenti c’è poco da fare, ti porta via tutto. Non possiamo fare altro e paghiamo un dazio altissimo: oltre a perdere scooter e bici, infatti, l’azienda resta temporaneamente ferma o quasi. l

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