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Basket, con la PL è bello anche il lunedì: sua anche gara 2

di Alessandro Bernini
Basket, con la PL è bello anche il lunedì: sua anche gara 2

Spettacolare, travolgente, dominatrice: Avellino è di nuovo asfaltata. Bolgia al palasport e applausi per tutti: Chiarini ancora top-scorer con 18 punti

20 maggio 2024
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LIVORNO. Odio i lunedì, cantava Vasco. Che forse non aveva ancora visto la PL. Ma quanto è stata bella gara-due? Un lunedì di goduria allo stato puro per gli oltre 3000 tifosi che hanno cantato dal primo all’ultimo minuto. Con la partita finita da 10 minuti, erano ancora tutti dentro a fare i cori. Da brividi.

Era stato messo in preventivo di soffrire. Era logico, Avellino era una delle squadre più in forma, sono arrivati ai playoff carichi come molle, dopo il meno 19 di sabato era inevitabile aspettarsi una reazione. C’hanno provato ma si sono schiantati contro una Pielle resistente come l’acciaio, tosta come il granito, bella come il sole. Il più 18 finale parla da solo.

Si va 2-0

Vittoria pesante. Uh quanto pesa. Gara-due è sempre la più preoccupante per chi ha il vantaggio del fattore campo. L’ostacolo non è stato girato, non è stato superato: no no, è stato abbattuto. Disintegrato.

Tutti grandi protagonisti. Rubbini sempre più leader e micidiale quando gli lasciano mezzo centimetro; Chiarini che quando si mette in testa di fare canestro non lo fermi nemmeno col bazooka; Loschi in ritmo playoff e carico a mille; Laganà e Lo Biondo che a turno hanno spaccato il canestro; Campori e Ferrari mastini in difesa; Diouf e Pagani bravi a raccattare le briciole in una partita dove i lunghi avevano pochi spazi. Un quadro d’autore, con Cardani che non ha sbagliato una mossa, incartando Avellino come fosse mortadella.

Mano calda

Come in gara-uno, anche stavolta la PL approccia bene. Subito 6-2 nonostante uno 0/3 di Ferraro, il problema è il prematuro secondo fallo di Chiarini sull’11-5 quando, dopo 6’, Cardani ha già messo dentro 9 uomini. Difende bene la PL, stavolta anche sui lunghi, Campori prende un rimbalzo d’attacco e piazza pure la tripla allungando sul 17-7. Il massimo vantaggio è sul 20-9 con Loschi che piazza subito un paio di triple. Avellino inizia a picchiare duro in difesa, anche troppo e alla fine del primo quarto siamo sul 24-17.

A secco

L’inizio dei secondo 10’ è una gara a chi sbaglia di più. Per 2’30” non segna nessuno, poi a stappare la bottiglia è Ferraro con una tripla. Entra Chiarini che ne piazza 7 di seguito e fa spiccare il volo alla PL (34-22). Il massimo vantaggio è il +15 sul 39-24, poi si va al riposo lungo sul 43-31 per la PL.

Avellino concede poco o nulla nel pitturato lasciando molto spazio per il tiro da tre. E non è un caso che all’intervallo la PL abbia molti più tiri da tre (21 tentativi) rispetto a quelli da due (12). E che i punti siano arrivati tutti dagli esterni (Rubbini 10, Chiarini 9 e Loschi 8) mentre per i lunghi ci siano 3 punti di Pagani e 0 di Diouf.

Lo strappo

Ma il grande spettacolo è appena agli inizi. Nel terzo quarto la diga di Avellino crolla. Subito un break di 12-4 (53-35) per far capire che non ce n’è pane secco. La tripla di Rubbini per il più 20 sul 63-43 con cui si chiude il terzo quarto, è il colpo di mannaia. E il modo migliore per affrontare l’ultimo quarto senza il fiato sul collo di Avellino.

L’unico f iato è quello dei tifosi che cantano felici. Tutti in piedi, tutti entusiasti. Tutti orgogliosi di questa squadra. Che riesce a trovare pure una tripla con Diouf.

Gara-tre

Oggi un occhio curioso andrà sulla seconda partita tra Ruvo di Puglia e Herons (1-0 per i pugliesi), ma senza staccare neanche per un secondo la spina della concentrazione. Gara-tre è in programma venerdì ad Avellino, trasferta lunga, logisticamente complicata. Ma adesso chi deve correre forte è la Del Fes.l
 

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