Il Tirreno

Livorno

Sos furti

Spaccano la porta d’ingresso e scappano col fondo cassa del parrucchiere

I danni alla porta d'ingresso di "Roberta Studio" in via Accademia labronica
I danni alla porta d'ingresso di "Roberta Studio" in via Accademia labronica

Livorno, raid da “Roberta Studio”: «Qui di notte servono le ronde, ormai nemmeno con l'impianto di allarme sono sicura»

02 aprile 2024
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LIVORNO. Le hanno spaccato la porta di ingresso rubando 50 euro dalla cassa mentre l’allarme stava suonando e le guardie giurate arrivando con una pattuglia. Ancora un furto nei negozi della città: vittima del raid dei ladri l’artigiana livornese Roberta Ponzuoli, da sette anni titolare del salone dei parrucchieri “Roberta Studio” di via Accademia Labronica. È il secondo raid in pochi giorni che interessa questo tipo di attività commerciale, dopo il colpo da “Mrs Hair Salon” di Massimiliano Rossi, in via III Novembre, dove i danni furono enormi, quasi diecimila euro.

I malviventi hanno fatto irruzione nel fondo alle 2,09 del 2 aprile, la precisione è al minuto perché in quel momento si è attivato il sistema di videosorveglianza, facendo intervenire un vigilante della Lince. «I danni alla porta sono importanti, ma l’ho già riparata – commenta la titolare – Sarebbe stato meglio se mi avessero distrutto una vetrata, almeno avrei sostituito solo quella. Ho speso già tremila euro per dotarmi dei sistemi antifurto, abbonandomi a un istituto: soldi che purtroppo servono solo a rallentare i ladri, non certo a fermarli, come purtroppo ho potuto toccare con mano».

Secondo l’artigiana «in questo quartiere, come anche negli altri, servono ronde notturne». «Purtroppo – prosegue – ormai non esistono più rioni di Serie A e di Sedie B, perché i ladri agiscono ovunque. Sicuramente più controlli non farebbero male». Rispetto ad altri colleghi Ponzuoli si reputa più fortunata: «In quei pochi secondi in cui sono rimasti dentro il mio negozio – conclude – sono riusciti solo a prendere gli spiccioli dal fondo cassa, ma ad altri parrucchieri hanno portato via pure l’attrezzatura».

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