Livorno, Villaggio di Natale in Villa Fabbricotti a rischio chiusura: «Esposti, multe e pochi volontari»
Bachini (Proloco): «Numeri record, ma servono più tutele»
i Luca Balestri
Livorno «Il Villaggio di Natale è l’evento più lungo mai organizzato a Livorno; è dal 2016 che lo facciamo ogni anno e ci dispiacerebbe non farlo più». È rammaricata Ombretta Bachini, storica presidente della Proloco, associazione di volontari promotrice del Villaggio di Natale. Il pensiero che l’edizione 2023 possa essere l’ultima e che Livorno perda il suo Villaggio delle feste fa male. «Quest’anno è stato demotivante oltre che faticoso: abbiamo avuto problemi sin dalla prima edizione, ma quest’anno tra multe, esposti e problemi non ha precedenti».
Proloco si è sentita abbandonata dalle istituzioni. «Ci hanno lasciato soli nonostante i numeri ancora una volta raccontino quanto sia apprezzato questo Villaggio: 8mila biglietti staccati di cui 6mila paganti per vedere la Casa di Babbo natale».
Mancano volontari
«Quando abbiamo iniziato eravamo più giovani, ma questi otto anni ci hanno visto in faccia. E i più giovani hanno fortunatamente trovato lavoro e non possono più dedicarsi come prima al villaggio». Bachini fa la cornice di una situazione che, nonostante gli appelli ad avvicinarsi al gruppo, non trova nuova linfa. È già da qualche anno quindi che i volontari fanno veramente fatica, prosegue la presidente: «Abbiamo provato a cercare volontari senza successo, per cui l’unica soluzione è assumere personale retribuito, invece che far fare tutto ai volontari. Ma nonostante il sostegno economico del Comune, non abbiamo a disposizione un budget che ci permetta di farlo. Facciamo un appello: ci serve uno sponsor per provare a portare avanti il progetto».
All’inizio fu villa Mimbelli
«Prima di Villa Fabbricotti, siamo stati per tre anni a Villa Mimbelli, da cui siamo scappati per sfinimento a causa di continui esposti mandati al Comune sempre da un cittadino infastidito dalla nostra presenza nel parco», racconta la presidente. Quindi dopo Villa Mimbelli, il sindaco Salvetti propose l’Ippodromo.
«Ma data la sua riapertura con le corse - spiega - non ci siamo potuti tornare. Poi siamo stati un anno in Fortezza Nuova, ma anche lì non siamo potuti tornare perché chi ha la gestione ha già una propria programmazione».
Soluzione Fabbricotti
Si è quindi arrivati alla soluzione “Fabbricotti”. «Al sindaco l’idea del Villaggio in Villa è piaciuta subito. È grande e si può lavorare in sicurezza. Il Comune quindi ci ha autorizzato, fornendoci una serie di indicazioni da seguire, a cui ci siamo attenuti per far sì che tutto fosse in regola, per mettere in sicurezza il percorso, per garantire un’adeguata illuminazione, per regolare i flussi, per aprire e chiudere i cancelli». Piovono esposti, multe e lamentele quest’anno. «Seguire le regole non è bastato: sono arrivati i soliti esposti e lamentele di quelle due o tre persone a cui diamo noia anche lì».
Esposti e multe
Ora quindi la Pro Loco vuole capire cosa fare in futuro. «Il problema è più grave di quanto sembra, non riguarda solo noi, e va risolto. Noi facciamo tutto in regola, abbiamo delle regolari autorizzazioni fondate su un’accurata documentazione e rilasciate con delibere di giunta e istanze specifiche: non capiamo a chi e perché questo villaggio possa dar fastidio». E va avanti: «Il sindaco ci ha detto che se purtroppo c‘è un esposto i controlli partono d’ufficio ma noi pensiamo che sia possibile anche una maggior tutela su un evento che è patrocinato e compartecipato. Così è un po’ come se il Comune controllasse sé stesso».
La presidente, poi, arriva a paventare la fine del Villaggio: «Vorremmo più tutele, vicinanza e regole chiare da parte delle istituzioni locali, per far sì che la nostra attività di volontari possa andare avanti con lo stesso impegno di tutti questi anni».l