GretaGaga, la Lady Gaga di Livorno nel nuovissimo programma Rai: «Sarò una delle 100 concorrenti di The Floor»
Greta Marmugi, influencer della porta accanto ha 20mila follower: «Uso i social per parlare di argomenti seri»
LIVORNO. A Torino, a registrare c’era “GretaGaga”, quella versione di sé che si ispira al suo idolo Lady Gaga, icona pop internazionale e di stile senza confini. Ma entrambe le sue due anime, quella dell’influencer labronica dai 20mila follower e quella di Greta Marmugi 31enne livornese che di lavoro fa il corriere e si occupa di consegne, sono esplose di gioia. E il motivo lo racconta lei al Tirreno, il giornale dove suo padre Renzo Marmugi per anni e anni è stato una colonna portante, prima che se ne andasse via troppo presto. «Finalmente posso dirlo, sono tra i 100 concorrenti del programma di Rai 2 The Floor, un format televisivo a quiz per la prima volta in Italia da martedì 2 gennaio».
È felicissima Greta Marmugi. Alle 21,20 del 2 gennaio sarà tra i cento concorrenti. Con un po’ di fantasia, sono cento pedine umane di un maxi gioco da tavola, con l’ambizione di arrivare a conquistare tutte le cento caselle. Tecnicamente è un game show: è già diventato il fenomeno televisivo nei Paesi in cui è in programmazione.
Andrà in onda in prima serata, per 6 appuntamenti, realizzato dalla direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Blu Yazmine e conducono Ciro Priello con Fabio Balsamo, nuove star della tv che hanno cominciato sui social, a colpi di sketch, nel gruppo dei The Jackal.
«Ho già partecipato ad altri programmi Tv, per ben 2 volte all’Eredità», continua lei che su Instagram ha 20mila follower. Ma quella parte di lei, il suo alter ego che si ispira a Lady Gaga vuole rappresentare «qualcosa di buono, con messaggi importanti, che cerco di far passare attraverso i social». Greta Marmugi vuole essere “l’influencer della porta accanto”.
Quella che parla di argomenti seri, come l’anoressia partendo dalla sua esperienza personale, per arrivare a far passare un messaggio chiaro: non c’è vergogna a chiedere aiuto. «Come diceva il mio babbo “Io sono una timida corretta”: nei panni di GretaGaga sono un’altra, cerco di far capire attraverso i social che dagli errori c’è sempre qualcosa da imparare, che quando tocchiamo il fondo si deve chiedere aiuto».
Greta e sua padre Renzo Marmugi, la penna del basket per eccellenza, morto nel 2014 a 59 anni, erano legatissimi. «Anche babbo col microfono e una penna in mano diventava un’altra persona rispetto al timido che era, io sono come lui, infatti amo ripetere la sua frase “io sono una timida corretta”».
E questo parallelismo con la mitica Lady Gaga arriva dagli anni delle superiori. Con le amiche e gli amici. «Erano gli anni della sua canzone “Poker Face” - racconta - Io già la adoravo: avevo a 16 anni i capelli a caschetto biondo platino proprio come lei e da lì per tutti gli amici sono GretaGaga, anche se il mio nick per intero è GretaGaga Wu, ma è una lunga storia».
E allora tutti a fare il tifo per la GretaGaga livornese il 2 gennaio. Sperando che arrivi in finale. «Tutto quello che è successo durante le registrazioni è top secret», chiude.