Livorno, ritrova il gatto Winston dopo quattro mesi: «Mai arresa, è la mia famiglia»
La proprietaria è in sedia a rotelle: «Ho vissuto giorni da incubo»
Livorno «Non ho mai smesso di cercare Winston, non mi sono mai arresa e anche se sono in sedia a rotelle di sera e di giorno sono sempre uscita a cercarlo». È uno dei giorni più felici della sua vita per Stefania Bandecchi. Ha 44 anni, una grave disabilità che sin dalla nascita l’ha costretta sulla sedia a rotelle e quel micio che in agosto, per una distrazione, scappa dal balcone la fa piombare in un incubo. «Quel gatto che è la mia famiglia: dopo la morte della mia mamma nel 2022 e quella di babbo nel 2008 sono rimasta da sola, aiutata da qualche parente». Da agosto a oggi. Giorni e serate di ricerche. In tutto il quartiere di Shangai dove Bandecchi abita. «Era diventato il gatto del rione da cercare, tutti mi hanno dato una mano». I giorni passano, Bandecchi non si arrende in cuor suo.
La telefonata dell’altro ieri le apre di nuovo il mondo. «Ho vissuto 4 mesi da incubo, ho smesso di mangiare, di dormire: non sto più nella pelle dalla gioia di averlo riabbracciato».
L’incontro col gatto. «Winston mi ha subito riconosciuto, era molto magro: era sempre rimasto nel quartiere». Grazie alla signora Vania. Grazie a Anpana. «Ringrazio Vania che mi ha segnalato la presenza di un gatto nuovo in una delle colonie feline che cura, ed era Winston. Ringrazio Anpana, Silvia Ricci e l’associazione che mi hanno riportato il gatto dopo il veterinario». Bandecchi chiude con appello alla città: «Nonostante la mia disabilità esco da sola, prendo il bus e mi fanno arrabbiare le persone che si stupiscono: non potete immaginare quanta fatica si faccia, ovunque ci sono barriere architettoniche. Anche solo prendere il bus è una scommessa, deve passare il mezzo con la pedana funzionante e non è scontato».l