«Offese antisemite su Facebook»: il presidente del Livorno calcio fa denuncia. I messaggi nei gruppi dei tifosi amaranto
La segnalazione è già stata trasmessa alla Procura. Alcuni commenti potrebbero anche far pensare a una velata minaccia
LIVORNO. Offese antisemite. O comunque commenti nei quali si fa riferimento in modo esplicito e strumentale all’orientamento religioso del presidente dell’Us Livorno Joel Esciua in contesti che niente hanno a che fare con la fede. Anzi. È questa la natura dei messaggi – si parla di diversi scritti – comparsi su alcune pagine Facebook e che nei giorni scorsi hanno portato il numero uno amaranto di origini brasiliane e dichiarata fede ebraica a presentarsi al comando provinciale dei carabinieri per sporgere denuncia, al momento contro ignoti.
Al centro della segnalazione, già trasmessa alla Procura di Livorno, ci sarebbero, in particolare, una serie di commenti comparsi su due gruppi di tifosi del Livorno (non scriviamo il nome perché i gestori delle pagine sarebbero estranei ai fatti) dei quali fanno parte migliaia di persone. Diverse fonti confermano che i messaggi finiti nella denuncia firmata da Esciua siano una decina. Senza scendere nel dettaglio – visto che sono in corso alcuni accertamenti informatici – il senso dei messaggi è, se non esplicito, comunque ambiguo e di dubbia interpretazione. Tanto che alcuni commenti potrebbero anche far pensare a una velata minaccia. Forse è questo aspetto che deve aver convinto Esciua a non passare sopra a questo episodio e fare i propri passi. Per capire le ragioni del presidente il Tirreno ha provato a contattarlo, ma Esciua ha preferito non commentare. Ora per gli inquirenti non dovrebbe essere difficile risalire agli autori dei post attraverso l’Ip collegato al profilo. Toccherà al magistrato, a cui è stato affidato il fascicolo, decidere quale tipo di reato potrà essere configurato nei confronti degli autori dei messaggi.