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Il caso

Rapinatore colpito con un calcio a Livorno: l’arrestato denuncia il carabiniere

Stefano Taglione
Un fermo immagine del video del fermo
Un fermo immagine del video del fermo

Il video del fermo girato da un residente era diventato virale sul web. L'uomo, uno straniero di 38 anni, era stato sorpreso a rubare all'Esselunga

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LIVORNO. Dopo l’arresto e il video girato da un residente – pubblicato sul canale Telegram “Welcome to Favelas” col titolo “Livorno, carabiniere dà un calcio in faccia a una persona arrestata” – la vittima, che è anche indagata per il reato di rapina impropria dopo aver rubato alcuni prodotti dall’Esselunga di viale Petrarca e aver minacciato una delle guardie giurate del supermercato, ha denunciato il militare dell’Arma per lesioni. Una querela di parte quella presentata dal trentottenne tunisino Mohamed El Mhadbi, ora in carcere in regime di custodia cautelare per altri reati (è accusato di aver rotto i denti all’ex compagna), mentre per la rapina impropria di fine maggio, dopo la convalida dell’arresto, per lui la giudice per le indagini preliminari Tiziana Pasquali aveva disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ora venuto meno dato che l’uomo si trova recluso alle Sughere.

La querela

La procura, dopo aver visionato il filmato diventato virale, con la pubblico ministero Alessandra Fera aveva aperto un fascicolo, acquisito dal tribunale nell’ambito del procedimento penale che vede El Mhadbi indagato per rapina impropria. Il militare dell’Arma, al momento, è stato querelato dalla vittima, che dal carcere è stata poi accompagnata in ospedale per effettuare delle radiografie, dal momento che nell’immediatezza dei fatti non si era voluto fare refertare al pronto soccorso.

Il video

Il video, girato da una finestra nelle vicinanze dell’Esselunga e poi diffuso su Internet, documenta l’arresto del trentottenne, con uno dei carabinieri che tenta di colpire o colpisce (forse di striscio) El Mhadbi, centrando in faccia con un piede anche il collega, per fortuna senza provocargli ferite. «Così no. Mi stai facendo male. Vengo con voi, ma così no», le urla del trentottenne riprese dall’abitante. I militari in questione si sono difesi spiegando di aver seguito le linee guida e di essere sopraggiunti in zona dopo la segnalazione arrivata dal supermercato, con il secondo carabiniere coinvolto nell’arresto (la persona querelata) intervenuto in aiuto del collega. La paura di entrambi sarebbe stata quella di essere morsi, dato che in passato il trentottenne avrebbe reagito proprio in questo modo nei confronti di un carabiniere. Il comando provinciale, già all’indomani della pubblicazione del video, aveva spiegato in una nota che «tale condotta non è assolutamente in linea con i valori dell’Arma» e che «il comportamento del militare verrà giudicato con rigore».

Il processo

Nel frattempo nella mattinata del 27 giugno, davanti alla giudice per le indagini preliminari Tiziana Pasquali, in camera di consiglio si è svolta l’udienza per giudicare El Mhadbi per il reato di rapina impropria, per il quale un mese fa era stato arrestato. La sua avvocata, Barbara Luceri, per lui ha chiesto il rito abbreviato, con lo sconto automatico di un terzo della pena e un giudizio più veloce. La sentenza ci sarà fra qualche giorno, mentre ieri sono stati ascoltati uno dei carabinieri coinvolti e una guardia giurata dell’Esselunga. 
 

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