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Lutto in città

Livorno piange Piero Mondanelli: i suoi giocattoli per sempre con noi

di Enrico Paradisi

	Piero Mondanelli nel suo negozio di via Ricasoli con la moglie Annamaria
Piero Mondanelli nel suo negozio di via Ricasoli con la moglie Annamaria

Si è spento lo storico titolare del negozio di via Ricasoli che ha fatto la storia: aveva 81 anni

03 giugno 2023
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LIVORNO. È mancato ieri notte a 81 anni, dopo una lunga malattia, Piero Mondanelli, anima e cuore dello storico negozio di giocattoli di via Ricasoli, fabbrica di sogni per i bambini di ogni età e punto di riferimento indiscusso per generazioni di modellisti livornesi. Lascia i figli Alessandra e Alberto che sono stati al suo fianco fino all’ultimo nella sua casa di via Buonarroti, oltre ai nipoti e al resto di una grande famiglia da sempre molto unita. I funerali saranno celebrati oggi alle 15.30 nella chiesa del Rosario.

Piero prese in mano le redini dell’attività di famiglia agli inizi degli anni ’70 direttamente dal padre Giuseppe, prima in "affiancamento", e poi insieme a sua moglie Annamaria aveva via via trasformato lo storico negozio abbandonando i casalinghi nel 1987 e specializzandosi nel settore dei giocattoli, portando idee nuove e un’impronta più moderna con un’attenzione crescente agli articoli di qualità, ai giocattoli più particolari che si potevano trovare solo nelle grandi città.

Insieme ad Annamaria, scomparsa nel 2020 a 79 anni, aveva costruito con passione e sacrifici sotto l’insegna di famiglia, raccolta e mantenuta poi dal 2015 dagli attuali proprietari Nigiotti, una delle attività più conosciute e affermate del centro.

Con lui se ne va un altro pezzo di storia di Livorno, di quella Livorno fatta di commercianti iconici, geniali e dediti al lavoro e alla loro clientela. Piero aveva costruito con Annamaria un luogo magico, e come ricorda la figlia Alessandra, non si stancavano mai di andare alla ricerca per le fiere di mezzo paese di articoli sempre nuovi, di novità assolute nel rispetto sempre di quello che oggi si direbbe il top che poteva offrire il mercato.

Ecco che ad esempio si potevano trovare dietro quelle vetrine le bambole da collezione più particolari, i giochi altrove introvabili, insomma un’ampia scelta di nicchia in aggiunta agli articoli "standard" che ovviamente non mancavano.

Per non parlare della scelta incredibile di articoli di ferromodellismo, di cui Piero andava orgoglioso, tanto da far diventare il negozio punto di riferimento del settore. Una vita spesa a bottega con una dedizione spassionata all’accoglienza e all’attenzione della clientela quella di Mondanelli.

«La gente che viene qui da noi, viene per star bene», ripeteva Annamaria accogliendo tutti col sorriso mentre curava insieme a Piero ogni particolare. Anche la carta per i pacchi regalo, bianca in origine poi passata al giallo con la scritta in verde, era impressa indelebile nell’immaginario dei bambini: a Natale sotto l’albero quando si scorgeva il pacchetto targato Mondanelli era una garanzia, quello era già il regalo.

E poi l’amicizia con i negozianti vicini, dai Ciampi all’Alpe, e la sana competizione con i vari Formichini e Giudici, gli altri giocattolai di un tempo che non c’è più. Ma la storia del negozio Mondanelli affonda le radici nel diciannovesimo secolo: parte nel 1865, quando Oreste Mondanelli e suo fratello rilevano la "Fabbrica di stacci e panieri" di Giovanni Grilli in via del Casone, oggi via Cairoli, un emporio dove si commercializzavano attrezzi e articoli casalinghi dell’epoca.

È proprio dalla storia che emerge l’aneddoto curioso di una fattura della ditta Mondanelli del 31 dicembre 1891 rilasciata al maestro Pietro Mascagni che aveva acquistato cestini portacarte, una spazzola per tappeti, un trabiccolo ed un "prete", lo scaldasonno di allora. La ditta si trasferisce poi in via Sardi e quindi nel 1932 in via Ricasoli.

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