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Bagni e moletti a gara nel 2024. Prime lettere ai concessionari

Nella foto uno degli stabilimenti balneari della città
Nella foto uno degli stabilimenti balneari della città

Il Comune ha incontrato i gestori annunciando le richieste del demanio

26 maggio 2023
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LIVORNO.  Nei prossimi giorni i gestori degli stabilimenti balneari e anche i circoli che si affacciano sui moletti riceveranno dal Comune la lettera che li invita a fornire all’Agenzia del demanio tutte le carte per fare l’incameramento dei beni che hanno in concessione. Di fatto è il primo atto formale in vista della messa a gara, entro quest’anno per il 2024, di tutte le concessioni – a cominciare dai bagni – che sono interessate dalla direttiva Bolkestein, di cui Europa e Italia discutono da una quindicina di anni.

Ieri mattina, come anticipato dal Tirreno, l’assessora Viola Ferroni ha incontrato i titolari delle concessioni demaniali marittime a carattere turistico-ricreativo, quelle appunto interessate dalla direttiva. Lo ha fatto per informarli del la nota che il Comune, così come gli altri Comuni, ha ricevuto dall’Agenzia; per raccontare il percorso intrapreso al tavolo con Regione e Anci; e soprattutto per annunciare l’invio di quelle lettere e cercare di chiarire – per quanto possibile in questa fase che appare ancora un po’ confusa – i futuri passaggi tecnici.

Una premessa: «Noi siamo per un approccio serio e collaborativo e in questo percorso ci muoviamo con l’Anci». «È un lavoro difficilissimo – torna a ripetere Ferroni – perché le gare dovrebbero essere fatte entro fine anno (dovranno occuparsene i Comuni), ma non ci sono ancora i decreti attuativi, non conosciamo il perimetro, insomma non abbiamo ancora gli strumenti».

Tornando alla riunione di ieri: «Abbiamo informato i balneari e ai rappresentanti dei circoli, che l’Agenzia del demanio ci ha chiesto di chiedere agli stessi titolari delle concessioni di produrre gli atti d incameramento o gli incameramenti già avvenuti, con particolare attenzione alla coerenza sotto il profilo urbanistico ed edilizio. Abbiamo inquadrato la questione da un punto di vista tecnico, spiegando cosa riceveranno e cosa dovranno produrre. Da parte loro è emersa di nuovo preoccupazione, ci hanno chiesto cosa ha intenzione di fare il Comune nel caso in cui ci sia la possibilità di rimandare le gare al 2024, io ho risposto che utilizzeremo tutto il tempo che ci verrà dato, considerando la difficoltà delle procedure». «Vorrei sottolineare – chiosa Ferroni – che in questo momento stiamo gestendo le concessioni degli stabilimenti balneari e dei moletti nello stesso contesto, ma se venisse fuori l’esigenza di separare i due percorsi lo faremo, perché per Livorno quello della nautica sociale è un tema rilevante». Quindi cosa accadrà nei prossimi giorni? I titolari delle concessioni riceveranno da Palazzo Civico la lettera che indicherà le carte (per esempio che certificano la conformità urbanistica ed edilizia delle opere costruite nel tempo su area demaniale) che poi dovranno inviare direttamente all’Agenzia. Si sta in sostanza cercando di andare a fare una fotografia più accurata dei beni, accatastati o da accatastare, che sono già demaniali e che dovranno andare a gara. Una sorta di maxi mappatura. Lo scorso anno il Tirreno aveva raccontato che sono 26 in città le concessioni demaniali marittime ricreative, dai bagni fino ai circoli di pesca e altro, che con più di mille posti per barche e canoe si affacciano sui moletti (i fossi in questo caso non c’entrano). Ma Ferroni fa sapere che al momento «nella lista per fare gli incameramenti ricevuta dal Demanio ce ne sono una decina». l

J.G.

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