Il Tirreno

Livorno

L'accordo

Nuova convenzione tra Socrem e Comune di Livorno per le cremazioni: ecco i dettagli 

di Juna Goti
Nuova convenzione tra Socrem e Comune di Livorno per le cremazioni: ecco i dettagli 

La convenzione avrà durata cinque anni, il valore è di quasi 9 milioni e mezzo di euro, «somma corrispondente al totale del fatturato generato per i 60 mesi di affidamento massimo ipotizzabile del servizio»

30 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. La storia si trascinava da anni. Almeno da quando, nel 2001, la legge stabilì che la gestione del servizio di cremazione spetta ai Comuni. Ecco, a Livorno il quadro non è così semplice: perché a bruciare le salme è da sempre la Socrem, che affonda le radici tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e che non solo è proprietaria del terreno su cui opera, ma anche dei forni che negli anni ha costruito nell’area del cimitero dei Lupi, anticipando i tempi in un’epoca che era fatta di tanti tabù.

Qual è la novità? Che il consiglio comunale ieri ha approvato (senza voti contrari, con 16 favorevoli e 11 astenuti) la nuova convenzione che disciplinerà per i prossimi cinque anni i rapporti tra il Comune e la Socrem, che come si legge nell’atto è una Aps, associazione di promozione sociale: un contratto che è frutto di un lungo lavoro di confronto, che proprio per la particolarità della situazione livornese ha visto il Comune richiedere anche un parere all’Anac. E che in ogni caso – come ha sottolineato l’assessora Viola Ferroni – rappresenta un primo passo prima di arrivare a una soluzione definitiva che dovrà essere trovata.

«Questa convenzione – ha spiegato ai consiglieri – disciplinerà i rapporti tra Comune e Socrem in una vicenda molto complessa che affonda le radici in tempi lontani, nell’ottocento, quando il municipio donò alla società per la cremazione il terreno dove poi la stessa Socrem ha costruito i forni». Quindi – ha sottolineato dopo avere ripercorso i cambi di legge dalla firma dell’ultima convenzione, nel 1999 – «il sevizio viene fatto su un terreno privato, un impianto privato e da un soggetto privato, situazione unica in Italia».

Negli anni dell’amministrazione M5S fu aperto un turbolento confronto di cui si è scritto molto. «Nel 2020 noi abbiamo richiesto un parere all’Anac, visto che non potevamo fare nessuna procedura di affidamento, perché non avevamo nulla di nostro da affidare. Anac ci ha di fatto autorizzato a stipulare una convenzione diretta con Socrem, perché è l’unica che può fare questo servizio in città. A quel punto è partito un approfondimento per arrivare alla composizione della nuova convenzione». Approvata ieri dal consiglio comunale, con l’assessora che ha sottolineato «l’importante lavoro degli uffici e anche l’atteggiamento collaborativo di Socrem, che ci ha aperto i bilanci. Al momento abbiamo raggiunto la miglior soluzione possibile».

La convenzione avrà durata cinque anni, il valore è di quasi 9 milioni e mezzo di euro, «somma corrispondente al totale del fatturato generato per i 60 mesi di affidamento massimo ipotizzabile del servizio», cifra che attenzione non corrisponde agli utili, ma comprende tutti i costi di gestione, manutenzioni, personale. Come conferma l’assessora, Socrem dovrà versare un canone al Comune, «quantificato in 55mila euro all’anno». «Non sono previste modifiche – riferisce infine – né alle tariffe per i livornesi né alla tassa che spetta al Comune per le salme che arrivano da altri territori».

Maltempo in Toscana

L'analisi

Marina di Pisa devastata un’altra volta: perché le protezioni non funzionano e l’incubo di chi qui vive e lavora – Video

di Roberta Galli