Semina il panico nel dormitorio: «Mi avete rubato il cellulare»
Livorno: il giovane, un mese fa arrestato ubriaco all’Esselunga, avrebbe rotto il citofono della struttura di via Terreni
LIVORNO. «Mi avete rubato il cellulare, adesso apro tutti i vostri zaini». È scoppiato il caos, due giorni fa, nel dormitorio comunale di via Giuseppe Maria Terreni, dove per ben due volte sono dovuti intervenire i poliziotti. Protagonista delle intemperanze, secondo una prima ricostruzione, un ventottenne francese di origine tunisina che proprio un mese fa, fuori dal supermercato Esselunga di viale Petrarca, ubriaco dopo essersi scolato tre bottiglie di alcolici dalle 9 di mattina aveva seminato il panico ai tavolini esterni del bar Atlantic ed era stato arrestato dalle volanti della questura per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Nell’occasione, il giovane, era stato fermato con il taser e portato via, di peso, da quattro poliziotti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, che lo avevano immobilizzato sul prato esterno al punto vendita fra lo stupore dei passanti e di chi, in quel momento, stava uscendo con le buste della spesa in mano.
Le minacce
Nella mattinata di giovedì scorso il ventottenne, che dai giorni precedenti dormiva nella struttura, avrebbe minacciato anche il personale del servizio di pronta e temporanea accoglienza dell’amministrazione. Da loro avrebbe poi preteso di controllare gli zaini, dal momento che non trovava più il telefonino. Il giovane soggiornava lì regolarmente, visto che aveva avuto accesso al dormitorio su segnalazione dei servizi territoriali di emergenza.
L’allontanamento
Le intemperanze sarebbero andate avanti finché i volontari del dormitorio, esasperati, non hanno chiamato il 112. Sul posto, infatti, sono intervenute le volanti, che lo hanno allontanato.
Citofono rotto
Dopo qualche ora, in serata, l’uomo è ritornato nel dormitorio per prendere le sue valigie, dando in escandescenze. Nuovi problemi – secondo quanto ricostruito – avrebbe creato ai volontari, che hanno richiamato il 112, facendo nuovamente sopraggiungere le volanti della polizia di Stato. Dopo che il giovane si era allontanato, inoltre, il personale avrebbe trovato il citofono rotto.