Una rotatoria a San Jacopo? Cepparello: «Manca lo spazio, non si può»
Si dovrebbe mangiare un pezzo di piazzetta ma c’è il vincolo
Livorno Giovanna Cepparello, anche dopo la fine dell’incontro resta a parlare con molti degli intervenuti che si avvicinano al tavolo. Per salutare o per farsi spiegare meglio certe cose. Altri, per inviarle delle mail che poi leggerà con comodo in ufficio. Intanto ribadisce che di semafori a chiamata, sul viale Italia non se ne parla proprio. È il momento dei saluti e sulla via del ritorno a casa, è il momento di un bilancio di questa assemblea. Molto soddisfatta del confronto di Villa Lloyd. «Esempio di alleanza sana fra istituzioni e cittadinanza».
Ha dato risposte, preso e fatto prendere appunti a Elga Pellegrini esperta sulla mobilità. «Sono arrivate sollecitazioni molto interessanti e dalle quali nasceranno cose concrete – dice – come l’istituzione di due stop in più da inserire che arrivano appunto dalle segnalazioni di chi ci abita e tocca con mano certe criticità. Potremmo spostare un attraversamento pedonale che è poco visibile all’altezza dell’incrocio via Forte dei Cavalleggeri angolo Via San Jacopo. Tutto molto interessante».
Premette che non tutto quello che è stato proposto, possa essere messo in atto. «Ci sono cose che oggettivamente non sono realizzabili. Spesso, proprio per questioni legislative. Ma queste riunioni sono indispensabili anche per spiegare cosa si può fare e cosa no. Ne vorrei una alla settimana di situazioni come questa. È faticoso, ma anche gratificante. Siamo già d’accordo di ritrovarci ancora e non appena saranno stati eletti i consigli di zona. Alcuni candidati li ho già conosciuti e se saranno scelti, ci sarà occasione per tornare a parlare di certe problematiche per risolverle insieme».
Intanto, la prima grossa stretta di mano, il patto prima di andare, è stata quella di dare il via alla campagna “zona 30” insieme. Associazione “VivisanJacopo e Comune. «Si partirà a breve, ci devono dare una mano proprio i cittadini a promuoverla. Mi impegno a far stampare tutto dalla tipografia del Comune. Non volantini, meglio se dei segnalibro. Così non si buttano poi nella differenziata ma possono essere usati».
L’assessora insomma è riuscita a portare sul tavolo i programmi sul traffico nella zona, trovando collaborazione. Anche nelle critiche. «Se sono costruttive, si deve ascoltare. Sono state due ore e mezzo che ci suggeriscono ulteriori approfondimenti, e dalle quali già abbiamo ricavato indicazioni da attuare praticamente nell’immediato».
Qualcuno le ha osservato che invece di tutto quel “casino” fatto per istituire il divieto di svolta a sinistra all’altezza della Baracchina Bianca, determinato soprattutto dalla scarsa visuale da parte di chi si immette sul viale Italia, bastava togliere una decina di posti auto sul marciapiede dove c’è il muro del campo sportivo di Villa Cayes. Per questo signore forse qualcuno si poteva lamentare, ma il rimedio avrebbe rappresentato la soluzione più indolore.
Cepparello, che ritiene le decisioni sin qui prese quelle più giuste, ha però spiegato che i cambiamenti appena fatti sulla viabilità saranno oggetto di uno studio della durata di un paio di mesi. In questo lasso di tempo, saranno valutati eventuali correttivi. Limature per raggiungere il quadro migliore. Non saranno rivoluzioni.
Sulla proposta appena detta, ha preso appunti. «L’osservazione è stata interessante, ma per esempio eliminare posti auto con una zebratura a terra, non serve. Ci parcheggerebbero lo stesso. L’istituzione del divieto non sarebbe dissuasiva. Quantomeno, bisognerebbe allargare il marciapiede. Ma non ci fornisce la soluzione che serve. Adesso però siamo nella fase di osservazione delle variazioni che abbiamo ritenuto le più efficaci. Poi, vedremo».
C’è chi ha proposto la rotatoria per risolvere quel problema. Girando a destra sul viale Italia, affrontare subito il “girello” e andare così verso Antignano. Suggestiva come idea. «Non si può fare. Per poterla fare a norma, serve poter fare un diametro di 32 metri ed invece si arriva a 26. Dovremmo mangiare un pezzo di piazzetta San Jacopo che è sotto il vincolo delle Belle Arti e che hanno già detto no». l
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