Il Tirreno

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Il dramma

Si sente male in un capannone del Picchianti: muore a 64 anni ex portuale

di Stefano Taglione
Si sente male in un capannone del Picchianti: muore a 64 anni ex portuale

È successo nell’area industriale del primo pomeriggio di mercoledì 25 gennaio. Nel rimessaggio aveva la barca: molto conosciuto a Livorno, era anche dirigente del Palio

26 gennaio 2023
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LIVORNO. È morto a 64 anni in un capannone. Tragedia in un’azienda di via Guarini, nell’area industriale del Picchianti, dove ha perso la vita l’ex portuale livornese Fabio Giommi. L’uomo – secondo quanto ricostruito e come confermato dai responsabili della società, che lo conoscevano molto bene – era all’interno di un’azienda dell’area produttiva labronica perché lì si trovava la sua imbarcazione, quando è stato stroncato da un malore improvviso, con ogni probabilità un infarto.

Giommi era nato a Livorno il 16 novembre del 1958 e fra dieci mesi avrebbe festeggiato 65 anni. Il dramma si è consumato attorno alle 17.30 di ieri pomeriggio. Inutili, purtroppo, i disperati tentativi di salvargli la vita praticati dal personale accorso sul posto. Dal cantiere è immediatamente partita la chiamata al 112, con la sala operativa del 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza della Svs di via San Giovanni. I soccorritori, giunti sul mezzo di emergenza con a bordo il medico del 118, hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma purtroppo i lunghi tentativi di rianimazione, praticati anche con l’ausilio del defibrillatore, sono stati inutili.

Sul posto sono poi intervenute le forze dell’ordine, che su disposizione del pubblico ministero di turno hanno immediatamente restituito la salma ai familiari, recuperata dalle onoranze funebri della Misericordia di via Verdi.
Un decesso che sarebbe avvenuto quindi per cause naturali, motivo per il quale non ci sarà l’autopsia sulla salma del sessantaquattrenne e nei prossimi giorni di celebreranno i funerali.

Fabio era molto conosciuto in città. Appassionatissimo di nautica e dirigente del Palio marinaro livornese (era un apprezzato dirigente del Borgo Cappuccini), si era diplomato all’istituto nautico come macchinista navale e aveva lavorato una vita alla Compagnia portuali. Il mare e le barche erano la sua più grande passione coltivata sin da piccolo sui banchi di scuola. Nel capannone di via Guarini, infatti, si trovava proprio per seguire i lavori alla sua imbarcazione. Lì, purtroppo, ha perso la vita per un malore improvviso, un infarto stando a una prima ricostruzione raccolta dai samitari, a soli 64 anni. Lasciando attoniti i tanti amici e le persone che a Livorno lo conoscevano.

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