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Il livornese Charlie Dee in corsa come miglior dj resident d’Italia

Dario Serpan
Il livornese Charlie Dee in corsa come miglior dj resident d’Italia

Luca Ciurli, 48 anni, è il disc jockey centrale delle notti alla Capannina di Franceschi«A 17 anni mi proposi al Ciucheba, alle serate mi accompagnava mio padre»

26 gennaio 2023
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Livorno Fa il deejay da oltre trent’anni, da otto è dj resident a La Capannina di Franceschi, storico locale della Versilia. Ora Charlie Dee è candidato ai Dance Music Awards come miglior resident dj 2022.

Ottava edizione del premio nazionale organizzato da Dance Music Italia, che torna dopo lo stop per la pandemia e, sottolinea subito Charlie Dee, «è un altro bel segnale di ripartenza per tutti. Siamo tornati a far ballare e divertire la gente».

Sono 18 i dj selezionati nella categoria in cui compete il dj livornese, che all’anagrafe è Luca Ciurli. C’è tempo fino al 29 gennaio per votare online sul sito internet dancemusicawards.it, dove bisogna esprimere una preferenza in almeno cinque delle ventidue categorie in cui si articola il premio. I voti del pubblico diranno chi vincerà in ciascuna di esse, quindi il 26 marzo a Milano si terrà il Gran galà della premiazione.

Per Charliee Dee è la prima nomination a questi Awards e già la considera un successo, anche perché è arrivata insieme alla candidatura de La Capannina di Franceschi nella categoria Miglior Summer Discoclub 2022. «Ci sono tanti altri dj bravissimi in nomination – afferma il livornese -, quindi fa piacere esserci. Vuol dire che, in tutti questi anni, non sono passato inosservato. Comunque andrà a fine io sono già contento, così come sono felice di lavorare a La Capannina di Franceschi e di condividere questa esperienza con un locale che, essendo nato nel 1929, è il più longevo al mondo ancora in attività, nonché uno dei più conosciuti in Italia».

Ogni volta che la discoteca apre, Charlee Dee ha il suo posto fisso nella pista centrale, dove anima dalla consolle la parte clou di ogni serata, che va dalle due alle quattro di notte. Ma tutto, per Luca Ciurli, che oggi ha 48 anni e ha uno studio di grafica e video nel centro di Livorno, è cominciato nei primissimi anni ’90. «Mia madre – racconta – era fissata con la musica e io da adolescente quando andavo a letto ascoltavo la radio e rimanevo affascinato dai brani mixati che passavano. Poi con le prime paghette iniziai a comprare i primi vinili da Piccadilly. Oggi ne ho quasi 10mila. Un anno, i miei amici organizzarono una festa di fine anno scolastico e mi chiamarono a mettere i dischi: furono loro a inventare il nome Charlie Dee». Scelta azzeccata che Luca non ha più messo in discussione, ma quella festa gli ha anche dato il La per buttarsi: «Chiamai il Ciucheba e chiesi se potevo andare a provare da loro: con mia sorpresa mi dissero di sì. Era il 1992, ero ancora minorenne e la prima volta mi accompagnò mio padre in macchina. Restò fuori ad aspettarmi fino alle 4 del mattino». Così Luca Ciurli è diventato Charlie Dee, un dj che poi ha lavorato ovunque in Toscana e si è fatto un nome anche fuori, ma si definisce «anti-profeta in patria», perché, dice lui stesso, «a Livorno sono tanti anni che non faccio più niente». Ma per vederlo all’opera, basta andare a La Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi, dove lavora tutto l’anno. «Faccio parte dell’arredamento ormai», scherza Charlie Dee, che in realtà si sente tutt’altro che arrivato: «Sono affamato come all’inizio della mia carriera da dj e ogni volta, prima di andare in consolle, in camerino mi informo su quanta gente c’è e mi prende l’apprensione perché vada tutto bene. Non c’è mai una serata uguale alle altre perché non sai mai come reagisce il pubblico. Per questo io non ho mai un programma pre-confezionato e cerco sempre di variare la mia proposta. Mi documento, oggi cambia tutto molto velocemente anche nella musica, perciò bisogna tenersi aggiornati. Ho la fortuna e la responsabilità di lavorare in un locale storico e prestigioso per il mondo della nightlife. Fabio e Simone, che sono la direzione de La Capannina di Franceschi, fanno un lavoro pazzesco e hanno creato una squadra molto affiatata, con Massimiliano alle luci che ogni notte crea uno show laser abbinato al mio dj set. Riccardo Santini porta gli ospiti in Capannina e gestisce le band, mentre Fabrizio Nizza fa le foto delle serate. E soprattutto, c’è la famiglia Guidi, la proprietà che supporta tutto il lavoro del locale da anni».

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