Il Tirreno

Livorno

Il caso

Violenza sessuale: arrestati Mattia Lucarelli, figlio dell’ex bomber Cristiano, e Federico Apolloni. La ragazza: «Ho detto più volte no»


	Federico Apolloni e Mattia Lucarelli
Federico Apolloni e Mattia Lucarelli

Il fatto sarebbe stato commesso a Milano lo scorso marzo. Entrambi giocano nel Livorno, in Serie D. Il gip: «La ragazza filmata a sua insaputa e vittima di abusi». La studentessa: «Ho detto più volte no». L’avvocato di Lucarelli: «Colpito per una vicenda che presenta molti chiaroscuri»

20 gennaio 2023
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I punti chiave:

  • Due giocatori del Livorno, Mattia Lucarelli (figlio dell'ex bomber Cristiano) e Federico Apolloni, sono agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa.
  • Secondo l’ordinanza firmata dal gip, gli arrestati «denotano una spiccata pericolosità sociale, assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi».
  • La studentessa ai pm: «Più volte ho detto no quella sera».

LIVORNO. Mattia Lucarelli, figlio 23enne dell’ex attaccante Cristiano, è agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana. Il fatto sarebbe stato commesso a Milano lo scorso marzo. Mattia Lucarelli, attuale giocatore del Livorno (Serie D), secondo quanto ricostruito dalla procura non sarebbe stato da solo: ai domiciliari anche un altro giocatore del Livorno, il 22enne Federico Apolloni.

Sempre secondo la procura, che ha diretto gli agenti della squadra mobile di Milano, la giovane, dopo una serata trascorsa in discoteca, avrebbe accettato un passaggio in auto da cinque giovani, ma invece di riaccompagnarla a casa l’avrebbero condotta in un appartamento: qui la ragazza sarebbe stata costretta a subire le violenze.

Dopo qualche giorno dagli abusi subiti, si evidenzia ancora nella ricostruzione, la giovane è riuscita a contattare la polizia e a denunciare i suoi aggressori, venendo poi sentita dai pubblici ministeri della procura di Milano. L’attività di indagine ha consentito di risalire all’identità dei cinque, anche con quanto estrapolato dai telefoni cellulari della vittima e dei presunti autori della violenza.

VIDEO: Cristiano Lucarelli difende il figlio dalle accuse di violenza: «È innocente»

IL GIP: «LA RAGAZZA AVEVA ESPRESSO DISSENSO»

Nell’ordinanza firmata dal gip di Milano, Sara Cipolla, si legge: «Le modalità e le circostanze dei fatti-reato denotano una spiccata pericolosità sociale di chi è sottoposto a indagini, certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi. Assumono valore la facilità con la quale i due hanno approfittato dello stato di alterazione della vittima e del suo stato di bisogno per portarla prima in un appartamento a lei sconosciuto, filmarla a sua insaputa, cercando di non farsi scoprire dalla giovane, di trattenerla e quindi abusare di lei in gruppo, in spregio alle manifestazioni di dissenso esplicitate dalla stessa».

Si legge ancora nel testo dell’ordinanza: «Emerge invero nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l'incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte, e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza».

LA STUDENTESSA: «HO DETTO DI NO PIU’ VOLTE»

«Ho detto no, più volte, non volevo nessun rapporto con loro», ma non si sono fermati. La studentessa americana, ascoltata lo scorso 2 novembre dai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, ha ricostruito la serata nel locale Gattopardo in via Piero della

Francesca, in compagnia di un gruppo di amici, quindi di aver accettato un passaggio da degli sconosciuti. Secondo quanto dichiarato dalla giovane, in auto sono lei e cinque giovani che, invece di riaccompagnarla a casa, la portano in un appartamento nella loro disponibilità. In quell'abitazione in centro città, la 22enne sarebbe stata abusata da Mattia Lucarelli e Federico Apolloni.

LA DIFESA: «VICENDA TUTTA DA CHIARIRE»

L’avvocato di Mattia Lucarelli, Leonardo Cammarata, annuncia il ricorso al Riesame e al Corriere.it dice: «Sono molto colpito per una vicenda che presenta molti chiaroscuri nel merito». Per la difesa dei giovani «non sussistono esigenze cautelari a quasi un anno di distanza da fatti ancora tutti da chiarire».

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