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Livorno, palestre volley chiuse al pubblico. Ecco le possibili soluzioni

di Flavio Lombardi
Livorno, palestre volley chiuse al pubblico. Ecco le possibili soluzioni

Incontro in Comune tra il sindaco e i presidenti del Coni e della Fipav regionale

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Livorno Venerdì scorso si erano sentiti per telefono fissando l’appuntamento in comune per ieri mattina. All’ordine del giorno, cercare una soluzione per la spinosa questione delle partite di pallavolo che si giocano a porte chiuse creando malcontento per le squadre livornesi che non possono avvalersi di un sano incitamento e per le squadre ospiti, al cui seguito ci sono i genitori degli atleti, costretti a restare fuori e lavorare di fantasia per capire come stia andando là dentro. E così, il sindaco, presente anche il delegato provinciale Coni, Gianni Giannone, ha ricevuto il presidente regionale della Federvolley, Gianfranco Modi.

Si è discusso su come poter di nuovo consentire, almeno agli accompagnatori, l’accesso alle palestre di via Dudley, di Banditella e delle XI Maggio, quando sui campi di quelle strutture si giocano gli incontri di campionato. Che, fino ad oggi, dopo la ripresa delle attività post Covid, si disputano senza problemi ma senza una persona in più all’interno che non sia la coppia arbitrale, giocatore, dirigente, allenatore, medico. Giusto. Perché non c’è omologazione, perché sono impianti privi di sedute, perché sono palestre nate per uso scolastico. Una situazione non regolare che aveva ormai assunto forza di consuetudine, con circa cento persone che entravano per assistere ad un match.

L’incontro, è stato produttivo, individuando la strategia opportuna per rispettare la legge che non fa sconti sul tema della sicurezza sull’impiantistica. I prossimi giorni saranno decisivi per capire definitivamente quale direzione prendere per produrre una documentazione che metta al riparo tutte le parti in causa: comune, federazione, società sportive. Ottimismo è la parola d’ordine, restando in attesa delle certificazioni che servono.

«La questione degli accessi nelle palestre scolastiche in gestione delle società livornesi di volley in occasioni di partite ufficiali è stato un fulmine a ciel sereno - ha spiegato Salvetti al termine -. Una situazione composita che ha visto il Covid, gli orientamenti della federazione e la situazione amministrativa delle strutture in questione, mescolarsi determinando per alcune settimane un utilizzo limitato di queste palestre. Mi sono però prontamente attivato personalmente con le società e coinvolgendo gli uffici comunali». Il primo cittadino pensa ad una conclusione positiva a breve della vicenda. «L’incontro è stato particolarmente proficuo tanto da individuare un percorso che con la disponibilità delle società con i loro professionisti che si occupano di sicurezza potrebbe consentire di individuare aree ben precise delle tre strutture interessate dove poter far accedere un numero di accompagnatori al seguito delle squadre degli atleti e degli staff tecnici. Nei prossimi giorni, con i presidenti delle società, metteremo a punto la formula in attesa di ulteriori approfondimenti tecnici-normativi in ambito sportivo». Salvetti, infine ringrazia il presidente regionale Fipav. «Gianfranco Modi e i suoi collaboratori sono stati molto disponibili; ha capito che la struttura comunale sta lavorando per risolvere una situazione che non era mai emersa negli anni passati e che solo il Covid ha portato alla luce».

Molto soddisfatto anche Giannone. «Quando c’è la volontà da parte di tutti di risolvere le difficoltà, alla fine si trova sempre la quadra. Certo, occorre lavorarci sopra ma la luce in fondo al tunnel si vede già. È stato uno sforzo da parte di tutti. Del comune e della federazione. È un problema che esiste ovunque. Si pratica molto sport ma gli impianti sono quelli che sono. Non ci sarebbe bisogno, sennò, di fruire di palestre scolastiche». l
 

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