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«Io, attore disabile a 4 ruote motrici» Lagorio trionfa al festival nazionale

Dario Serpan
«Io, attore disabile a 4 ruote motrici» Lagorio trionfa al festival nazionale

Vince il premio a Trani per lo show con i suoi Mayor arrivati al secondo posto

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LIVORNO. «Quando me lo hanno detto sono rimasto sorpreso, non pensavo che sarei arrivato a vincere questo premio». Pensieri e parole di Giacomo Lagorio, che invece il premio lo ha vinto davvero, quello di Miglior attore della 14° edizione del contest teatrale del Festival nazionale “Il Giullare – Teatro contro ogni barriera” di Trani. Grazie allo spettacolo «Sonnambuli. Se c’è un rigore lo tiro io» della compagnia Mayor Von Frinzius, di cui Giacomo fa parte da 10 anni.

Lo show è stato premiato come secondo miglior spettacolo del contest «per la capacità di rappresentare, partendo da una storia autobiografica, frammenti di vissuto in cui ciascuno di noi può riconoscersi e che, insieme, compongono la perfetta imperfezione della vita nell’interazione con l’altro e il diverso».

Lamberto Giannini si è portato a casa anche il premio per la Miglior regia, che condivide con Rachele Casali, Marianna Sgherri e Silvia Angiolini. Questa, invece, è la motivazione con cui Giacomo Lagorio, livornese di 25 anni, ha ricevuto la palma di Miglior attore: «Per la capacità di farsi portavoce, con chiarezza e autorevolezza espressiva, di uno dei messaggi più forti e provocatori di questa edizione del Giullare: «Di chi avremmo più bisogno in un’altra vita?». Tutto ci potrà mancare, tranne che la mamma, soprattutto per chi, cresciuto in una condizione di disagio, l’ha avuta al suo fianco vivendoci in totale simbiosi».

A convincere la giuria è stato il testo “Le madri sono Dio”, scritto da Giannini e recitato da Lagorio, nel corso di uno spettacolo che parla di sonnambulismo, di follia e della notte, con gli attori che si muovono sul palco superando i confini tra realtà, sogni e incubi. «Il testo che recito - dice Giacomo – è molto toccante per me. Non è facile da interpretare, ma io faccio l’attore di teatro ormai da dieci anni e quindi ho maturato un po’ di esperienza».

A chi lo dedica il premio? «Ai ragazzi e alle ragazze della compagnia e a Lamberto Giannini, di cui sono fan».

Conosceva il tema del sonnambulismo? Che cosa le ha lasciato questo spettacolo? «Non lo conoscevo e l’ho scoperto in questo spettacolo, che considero il più bello che abbia mai fatto. Mi è rimasto impresso sentire storie di gente che la notte andava sui terrazzi e vedeva cose strane. Quasi non ci credevo».

Il 5 agosto lo spettacolo andrà in scena a Effetto Venezia in piazza del Luogo Pio, il 6 settembre sarà a Pisa in piazza dei Cavalieri. «È un’estate bella intensa – dice Lagorio -, di vacanze non se ne parla. Per tre volte alla settimana ci troviamo per fare le prove, poi a ottobre cominceremo a lavorare sul nuovo spettacolo». Nella vita di Giacomo c’è anche il nuoto, che a giugno lo ha portato agli Special Olympics di Torino. «Una volta andai a vedere uno spettacolo e da lì mi prese la voglia. Così nel 2012 ho cominciato a recitare con la Mayor Von Frinzius facendo le repliche dello spettacolo Agàpe». Che tipo di attore è? «Mi definisco un attore a 4 ruote motrici, perché non mi fermo davanti alle difficoltà, le affronto e tiro a diritto. Nei Mayor è una compagnia di attori disabili e normaloidi in cui io ho trovato la maniera di comunicare con ragazzi e ragazze che hanno problematiche come le mie. Una cosa bella che ho imparato da Giannini è l’ironia nel modo di fare l’attore».
 

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