Il Tirreno

Livorno

IL TALK SHOW SOTTO LE STELLE

“Sciambagne”, Maurizio Micheli-show a Livorno

di Roberto Riu
“Sciambagne”, Maurizio Micheli-show a Livorno

Il celebre attore e commediografo a Villa Trossi «Penso ancora in livornese, è la mia città»

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Livorno “Sciambagne!”, l'avvocato Rocco Tarocco, “A tutto gag”, il disk-jockey di Radio Bitonto Libera, l'innamorato della brunetta dei Ricchi e Poveri, “Mi voleva Strehler”, “Buonanotte Bettina”, “Un uomo solo in fila” oppure il mitico Vito Ragusa, il cronista d'assalto nel film “Il commissario Lo Gatto”, diretto da Dino Risi nel 1986 e che lo vede affiancare Lino Banfi in un'impareggiabile coppia comica: sono solo alcuni esempi della lunghissima galleria di personaggi, sketch televisivi, film, commedie musicali e lavori teatrali, molti scritti ed interpretati da lui, che hanno visto in scena l'attore, scrittore e commediografo livornese Maurizio Micheli che domani, sabato 30 luglio alle 21,30 nel parco di Villa Trossi sarà protagonista di “Un divano sotto le stelle”.

Si tratta di un divertente talk show ideato e condotto da Marco Chiappini, prodotto dalla “Compagnia del Sesto” piano in collaborazione con Promos di Roberto Napoli. Durante la serata Maurizio Micheli ripercorrerà alcuni momenti salienti della sua vita artistica e naturalmente parlerà del suo rapporto con Livorno, la sua città natale mai dimenticata, nonostante ormai da anni risieda a Roma.

«Sono nato a Livorno nel 1947 – racconta l'attore – e precisamente in corso Amedeo, in una palazzina all'angolo con via Ernesto Rossi, a pochi passi dall'Origine, nella casa in cui la mia famiglia viveva sin dall'Ottocento. Quando avevo undici anni ci siamo trasferiti a Bari per il lavoro di mio padre, ma torno spesso qui, non solo d'estate, restando sempre legato al mare livornese. Sono stato un “pancaldino” e da piccolo ho imparato a nuotare proprio ai Pancaldi. Sono venuto anche lo scorso mese. Qui abita mia nipote Manuela, mentre Matteo, l'altro mio nipote, vive a Pisa».

Artisticamente Maurizio Micheli si è formato prima a Bari, presso il Cut (Centro universitario teatrale) insieme a Michele Mirabella e quindi a Milano, con il nuovo trasferimento di suo padre, all'epoca dirigente di un'importante società petrolifera, frequentando il “Piccolo Teatro” ed avviando così la sua carriera di attore, all'inizio con testi impegnati per poi virare decisamente verso il comico, un ruolo a cui si sentiva più attratto, oltre a scrivere direttamente le proprie commedie portandole nei teatri italiani ed anche a Livorno unitamente a lavori di altri autori.

«Sono venuto qui, al teatro Quattro Mori, una quarantina d'anni fa con il mio monologo storico ovvero “Mi voleva Strehler», un lavoro che ha impresso una svolta alla mia carriera, rappresentato ben milleduecento volte in tutta l'Italia ed anche in Francia.

Poi nel 1996 sono stato alla Gran Guardia insieme a Sabrina Ferilli con la commedia musicale “Un paio d'ali” di Garinei & Giovannini. Varie volte ho recitato al Teatro Goldoni, ad esempio, nel 2012 per “L'apparenza inganna” con Tullio Solenghi. Ancora ai Quattro Mori, nel 2018, ho messo in scena “Il più brutto weekend della nostra vita” di Norm Foster, insieme a Benedicta Boccoli, la mia compagna, Ninì Salerno ed Antonella Elia».

Fra i personaggi cinematografici a cui è più affezionato quello di Pino Tricarico in “Rimini, Rimini” in cui canta “Sciambagne”, accanto a Laura Antonelli, riprendendo un brano di Peppino di Capri, ed anche il giornalista Vito Ragusa ne “Il commissario Lo Gatto” dove recita con una spassosa parlata mista piemontese-pugliese grazie alla sua grande capacità di interpretare le inflessioni dialettali. «Parlo un po' tutti i dialetti, ma sono rimasto legato alle espressioni livornesi, a quelle della mia infanzia. Il livornese è d'altronde diverso da tutti i dialetti italiani e c'entra relativamente con quelli toscani. E sebbene nella mia vita abbia girato per tutta l'Italia, quando penso, penso ancora in livornese».

Info: Ingresso posto unico 10 euro; biglietti disponibili un'ora prima all'ingresso di Villa Trossi (via Ravizza, 76); prenotazioni al 392-7010553.l
 

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