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Iti e Cecioni, ritardi in vista per le nuove succursali

Iti e Cecioni, ritardi in vista per le nuove succursali

Via Filzi e Polo Della Gherardesca: costi lievitati e difficoltà nel reperire materiali. I tempi dei lavori si allungano a dicembre. Ecco cosa succederà agli altri istituti

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LIVORNO. Saranno consegnati non prima di Natale quei nuovi spazi che la Provincia metterà a disposizione delle maxi scuole superiori cittadine, liceo Cecioni da una parte e istituto tecnico industriale, Itis, dall’altra. Entrambi villaggi dell’istruzione da 2mila studenti ciascuno. In soldoni vuol dire che invece di settembre, ottobre, le “nuove” succursali rispettivamente al Polo della Gherardesca e in via Filzi (quella più grande in fase di ristrutturazione) arriveranno qualche mese più tardi.

Purtroppo anche la Provincia si trova a scontrarsi con problematiche che stanno attanagliando anche il resto d’Italia: costi dei materiali edili che aumentano, revisione dei listini (si parla di maggiorazioni dal 20 al 30%) e difficoltà nel reperire materiali. E i tempi si allungano. A quasi due mesi dall’inizio del prossimo anno scolastico, comunque, la garanzia che gli studenti entreranno (con un po’ di ritardo) in questi nuovi edifici non viene meno.

Così come si conferma tutto il quadro generale di investimenti e mantenimento degli impegni presi con tutti gli istituti superiori cittadini. Che vuol dire dover mettere insieme le esigenze delle singole scuole, con gli edifici a disposizione e una richiesta di maggiori spazi da parte delle scuole che crescono. Proprio nei giorni scorsi Palazzo Granducale ha incontrato i dirigenti di tutte le scuole superiori per formalizzare spazi e dettagli di ogni singolo istituto per settembre.

RITARDI PER ITI E CECIONI

L’esercito degli studenti dell’Iti, a parte la sede di via Galilei e la conferma della palazzina Cemento all’interno del professionale Orlando di piazza Due Giugno, avrà anche a disposizione aule in via Filzi, a Shangai. Si tratta di quegli spazi all’interno del maxi piazzale dove già la Provincia da qualche anno ha allestito 650 metri quadri a disposizione degli istituti superiori cittadini. Quelle aule, in passato, sono state frequentate dai liceali del Cecioni per un periodo. Inizialmente a settembre gli studenti guidati dalla dirigente Manuela Mariani avranno a disposizione anche queste aule. Temporaneamente. In attesa di trasferirsi, appunto, nella vicina struttura su due piani (tra via Filzi e via Pera) in fase di ristrutturazione.

È una sorta di parallelepipedo composto da pian terreno e primo piano. Rispetto ai tempi previsti alcuni mesi fa (si parlava di novembre), adesso quei locali in cui potranno essere sistemate non meno di 12,13 aule, saranno pronte probabilmente al rientro delle vacanze natalizie. Anche in questo caso la proprietà dell’immobile fa capo all’Immobiliare generale industriale e sarà il privato a provvedere ai lavori ad hoc per trasformare l’immobile in una succursale scolastica.

Secondo quanto sarà richiesto da Palazzo Granducale, che pagherà una locazione. Sempre secondo indiscrezioni scolastiche, quando saranno ultimati i lavori nella vicina "nuova" succursale, gli studenti dell’Iti si trasferiranno lì. In quella struttura molto grande in grado di ospitare tanti ragazzi.

E il vecchio immobile tornerà alla proprietà. Che vuol dire che la Provincia smetterà di pagarne l’affitto. Questa operazione piace alla dirigente Manuela Mariani.

Per quanto riguarda il liceo Cecioni, quel villaggio scolastico di oltre 2mila studenti che comincerà, a settembre, con ben 86 classi (4 in più dell’anno passato), anche qui si prevedono ritardi. La "nuova" succursale, quella del Polo della Gherardesca, arriverà. Ma non prima di Natale. «Sarà un grosso problema stare dei mesi in più compressi negli spazi che abbiamo – commenta a caldo la dirigente Cristina Grieco – Di sicuro dovremo sacrificare l’attività laboratoriale, trasformando laboratori in aule. Trovare un “piano B” è difficile: l’importante è che questi nuovi spazi arrivino». E aggiunge: «Dovremo contenere disagi, ma sicuramente non faremo doppi turni, questo è certo: per recuperare ore e spazi organizzeremo anche ingressi alle 9 e uscite alle 14. Tutto questo in attesa dei locali alla confinante Gherardesca».

Quando i lavori saranno ultimati in toto, quindi, i ragazzi del Cecioni, ruoteranno anche in quei locali del complesso Della Gherardesca, attigui all’istituto. Poi, ovviamente, si mantengono le aule che da anni il liceo ha “ritagliato” all’interno del vicino istituto Geometri. Ovviamente tutte le altre realtà che si trovano nel complesso Della Gherardesca, conservatorio Mascagni in primis, resteranno all’interno di quella monumentale struttura.

SPAZI E CONFERME

Resta in via Zola il Geometri. Nessuno “toccherà” le aule del Buontalenti, non ci sono trasferimenti all’orizzonte nell’edificio del professionale Orlando di piazza Due Giugno come ventilato in passato (insieme al Nautico Cappellini sono guidati dallo stesso dirigente, che non sarà più Alessandro Turano che ha chiesto e ottenuto il trasferimento in Calabria).

In attesa, quindi, della nomina del nuovo preside ragazzi, famiglie e docenti sono contenti.

Per l’altro liceo cittadino, l’Enriques di via della Bassata, guidato anche per il prossimo anno dal dirigente Marco Benucci sembra che ci siano riconferme in vista: oltre alla sede, gli studenti avranno a disposizione anche per il prossimo anno scolastico la succursale di via Goldoni e le aule nel centro commerciale di Porta a Mare.

Stesso quadro di riconferme per l’istituto Vespucci Colombo e i suoi iscritti: la preside Francesca Barone potrà contare su via San Gaetano, via Chiarini e la succursale di piazza Vigo.

Anche lei il prossimo anno scolastico continuerà ad essere alla guida dell’istituto. Cambi al vertice, come anticipato nei giorni scorsi dal Tirreno, per quanto riguarda il liceo Niccolini Palli. La dirigente Alessia Bianco lascia per trasferirsi in un’altra scuola in provincia di Firenze: al suo posto arriva dalle Micali Teresa Cini. Alla scuola vengono riconfermate le due sedi di via Maggi e via Rossi.

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