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la polemica 

Ciclovia Tirrenica L’Aci contro il Comune «Tracciato sbagliato»

La controproposta: evitare di ridurre la carreggiata di viale del Littorale e passare più vicino al mare

31 dicembre 2021
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livorno. All’Automobile Club Livorno non va giù il progetto della ciclovia tirrenica: non ci si oppone all’idea di una pista ciclabile lungo la costa, quel che proprio viene respinto al mittente è il tracciato proposto dal Comune. L’Aci fa fuoco e fiamme per mettere l’accento sul fatto che non bisogna restringere la carreggiata di via del Littoriale.

«Se con l’alibi delle ciclovie si vuole rendere la vita impossibile agli automobilisti, cercando inutilmente di convincerli a spostarsi in bici, – sbotta l’associazione che tutela gli interessi degli automobilisti – lo si dica apertamente e non trincerandosi dietro fumose scuse europee».

L’Aci torna a ricordare il faccia a faccia con l’assessora al traffico Giovanna Cepparello, ribadendo di aver evidenziato le «molte perplessità» per via del fatto che Palazzo Civico in quel progetto intendeva realizzare la ciclovia sulla sede stradale del viale del Littorale («con i dovuti lavori, sarebbe stata ridimensionata riducendo lo spazio dedicato al traffico motorizzato, ed eliminando con questo anche un cospicuo numero di posti auto»).

A quel disegno progettuale l’Aci ricorda di aver controproposto in quella sede di confronto «un tracciato meno invasivo e meno pericoloso per i fruitori della pista, – viene sottolineato – sicuramente più accattivante come paesaggio e invitante sotto il profilo turistico». La ricetta per venire incontro alla soluzione più equa è semplice, secondo l’Aci: bisogna passare «più vicino al mare». Benché mostrando «un certo interesse», l’assessora al traffico – dice l’Aci – rispose che «il progetto era “blindato” essendo stato approvato dalla Commissione Europea preposta».

Ma adesso il progetto è stato assai modificato e la pista ciclabile «non passerà più sulla sede stradale ma sul marciapiede». Risultato: il marciapiede sarà allargato, «sottraendo sempre spazio alla viabilità ordinaria e i famigerati stalli da reperire in zona».

Ecco che l’organizzazione degli automobilisti va al contrattacco: «Delle due, una: o il progetto era blindato oppure vi erano gli spazi per lavorarci e migliorarlo». E siccome a questo punto – dice l’Aci – è evidente che il progetto si può cambiare, ecco che si torna alla carica ricordando che se il tracciato della ciclovia passasse «decisamente lungomare», questa soluzione non apporterebbe avrebbe i vantaggi di: 1) non variare la sede stradale»; 2) non ridurre il numero dei posti auto; 3) dare maggiore sicurezza i fruitori. L’Aci ricorda anche che «in altre parti di Italia e nel resto dell’Europa le piste ciclabili sono per la maggioranza allocate fuori dalla sede stradale, laddove tale soluzione si renda possibile».

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