Il Tirreno

Livorno

In auto con quattro bombe sul lungomare: arrestato un livornese

In auto con quattro bombe sul lungomare: arrestato un livornese

Livorno: oltre un chilo di polvere da sparo trovato dalla Guardia di finanza durante un controllo antidroga. A bordo anche dei detonatori riceventi e un telecomando

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LIVORNO. Una Smart con un chilo di esplosivo e con dei detonatori (e un telecomando) è stata trovata nel pomeriggio di giovedì 16 novembre a Livorno, nei pressi di Porta a Mare, all'altezza della rotatoria che porta sul viale Italia e nelle vicinanze del porto. Alla guida un livornese che è stato arrestato per porto abusivo di esplosivi.

Gli uomini della Guardia di finanza stavano effettuando dei controlli antidroga quando hanno scoperto l'auto. Gli artificieri hanno poi messo in sicurezza l'esplosivo.
 
CERCAVANO DROGA, TROVANO ESPLOSIVO

Tra i numerosi mezzi in circolazione controllati a Porta a Mare, zona di Livorno riqualificata recentemente e a pochi passi dal porto, i militari fermano una Smart di colore bianco, guidata da un cittadino livornese. Il controllo dell’abitacolo della vettura, eseguito con il supporto dell’unità cinofila antidroga, ha portato al rinvenimento, all’interno di una busta di plastica posta sul sedile passeggero, di quattro ordigni esplosivi di fattura artigianale, attivabili con innesco governabile a distanza con un telecomando.

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Dopo aver adottato le dovute misure per allontanare la fonte di pericolo dalla trafficata arteria della città, l’intervento di personale artificiere della Polizia di frontiera aerea di Pisa ha consentito di rilevare le quattro cariche esplosive del peso di oltre 1.100 grammi, collegate tramite miccia pirotecnica ad accenditori di sicurezza, a propria volta connessi a riceventi elettroniche munite di antenna, per l’attivazione a distanza dei singoli dispositivi tramite il telecomando parimenti rinvenuto.

ARRESTATO UN LIVORNESE

Il conducente dell'auto, livornese, non ha fornito alcuna spiegazione plausibile rispetto a quello che aveva in macchina. Subito dopo è stato arrestato in flagranza per il reato di porto abusivo di esplosivi e posto, su disposizione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Livorno, agli arresti domiciliari. Sono in corso le indagini finalizzate a chiarire i possibili scopi per i quali l’arrestato disponesse del materiale esplodente (in ordine al quale sono in corso perizie) nonché identificare i relativi canali di approvvigionamento: non sembrano emergere profili di evidente connessione tra il soggetto e gruppi organizzati.

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ESCLUSO TERRORISMO

I quattro ordigni rudimentali ritrovati in una Smart al porto di Livorno non sono ricollegabili né ad ambienti dell'estremismo islamico né ad esponenti anarco-insurrezionalisti. Lo confermano diverse fonti investigative e lo stesso procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, che escludono dunque che dietro al gesto vi sia una matrice terroristica o eversiva.

 

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