Il Tirreno

Livorno

Un’opera da tre soldi giovane e minimalista

Un’opera da tre soldi giovane e minimalista

Il capolavoro di Brecht in versione lirica debutta domani al teatro Goldoni Due giorni nel segno della scenografia virtuale e della video-art

24 gennaio 2012
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di Valeria Cappelletti

LIVORNO

Sono i giovani i protagonisti dell'"Opera da tre soldi", il capolavoro di Bertolt Brecht e Kurt Weill, che debutterà domani e dopodomani al Teatro Goldoni alle 20.30.

Una versione tutta nuova a cominciare dal fatto che l'opera verrà presentata per la prima volta in chiave lirica; ma non solo, la scenografia minimalista punterà sul virtuale. Poco spazio quindi ai grandi allestimenti scenici caratterizzati da arredamenti sofisticati e a volte ingombranti, a farla da padrone, sul palco, sarà il multimediale con l'uso di proiettori che rimanderanno sullo sfondo immagini, luci e ambientazioni particolari. Importante in questo sarà il valido contributo di Giacomo Verde, uno degli esponenti italiani più prestigiosi della video art. Un modo quello di puntare al virtuale per attrarre anche il pubblico più giovane che troverà senz'altro particolarmente interessante l'uso di tecniche multimediali.

Sono quindi i giovani i protagonisti di questa opera, nella doppia veste di interpreti e spettatori. Sul palco saliranno 23 cantanti, quasi tutti trentenni, provenienti dell'Italia e dall'estero (Philadelphia, Romania, Albania, Firenze, Pisa e una folta rappresentanza della Sicilia) che hanno alle spalle studi importanti e molti riconoscimenti, e che hanno scelto una strada, quella del cantante lirico, che non è per niente semplice. Il cast cambierà a seconda della serata, per dare a tutti gli artisti la possibilità di esprimere al meglio il proprio talento.

«Questa produzione - ha detto Marco Bertini, direttore generale della Fondazione Goldoni - ci inorgoglisce. C'è grande soddisfazione perché per la prima volta a Livorno, ma direi anche in Italia, assistiamo a una versione lirica di quest'opera». A rendere questa produzione tra le più belle e singolari è di certo la sonorità che deriva da un'orchestra che va fuori dalla tradizione e che è composta da strumenti come il banjo, il mandolino, le numerose percussioni, la celesta, l'harmonium e infine i fiati rappresentati dalla famiglia dei sassofoni e degli ottoni, che svolgono un ruolo preponderante.

«C'è un filo che rende quest'opera molto attuale - ha detto Mario Tredici, assessore alla cultura - fu composta nel 1928 in piena crisi economica, l'anno dopo ci sarebbe stato il crollo della borsa di Wall Street. Oggi stiamo vivendo una situazione simile e siamo quindi in grado di capire molto meglio ora le problematiche raccontante in questa produzione». Di seguito ecco i nomi dei giovani interpreti del debutto livornese: Elisa Barbero, Sabrina Bessi, Enrico Bindocci, Elena Bresciani, Stefano Cianci, Giampiero Cicino, Lauren Cifoni, Emanuele Cordaro, Eugenio Di Lieto, Giovanni Di Mare, Maria Claudia Donato, Silvia Faugno, Riccardo Fioratti, Emanuela Grassi, Alessandra Micheletti, Claudia Elena Muntean, Gheorghe Palcu, Italo Proferisce, Claudia Sasso, Salvatore Terrazzino, Luca Tiddia, Blerta Zhegu.

Il costo del biglietto intero va dai 25 ai 12 euro, mentre quello fedeltà o soci Coop va dai 20 ai 12 euro.

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