In fuga senza pagare dall’Ostricaio dimenticando il cellulare da mille euro
Livorno, il racconto del titolare Andrea Ceselli: «Hanno pure richiamato chiedendo dove fosse il telefonino e io gli ho risposto “Nel ristorante dove avete mangiato a sbafo”». I ragazzi, fiorentini, avevano pranzato con antipasti, dolci e vini per 180 euro
LIVORNO. «Ho mal di testa, vado un attimo fuori al sole a prendere una boccata d’aria». «Io vado un attimo in bagno». È così che l’Ostricaio di viale Italia si è all’improvviso trasformato nel set del film “I laureati” di Pieraccioni, dove quattro giovani fiorentini fra i 23 e i 24 anni, dopo un pranzo completo da 180 euro con antipasti, dolci e un vino da 25 euro hanno deciso di scappare per non pagare il conto. Peccato che uno di loro si sia dimenticato sul tavolo un cellulare da mille euro e che il titolare, vedendolo squillare, abbia risposto al telefono. A chiamare uno dei tre amici rimasti con il telefonino in tasca che chiedeva all’interlocutore dove lo avesse dimenticato: «Al ristorante – la risposta – dove avete pranzato a sbafo».
Sono dovute intervenire le volanti della polizia di Stato sul lungomare, nel primo pomeriggio di mercoledì 15 marzo, con il proprietario del ristorante che dopo aver visto i soldi ha deciso di non denunciarli per appropriazione indebita. «Mi sono dovuto controllare, perché questi clienti mi ridevano in faccia – spiega uno dei soci dell’attività commerciale, Andrea Ceselli – hanno mangiato dall’antipasto al dolce e sicuramente avevano già studiato tutto a tavolino. Avevano parcheggiato la macchina nelle vicinanze e quando mi sono accorto che non c’erano più erano già lontani…».
Ceselli è arrabbiato perché «non è corretto derubare persone che lavorano dalle 8 di mattina fino alla sera alle 23, per di più sbeffeggiandoci davanti alle forze dell’ordine». In ogni caso, cellulare dimenticato o meno, i quattro sarebbero comunque identificati grazie al cellulare lasciato all’atto della prenotazione, visto che per riservare il tavolo al ristorante avevano chiamato poco prima. Clienti nuovi, che Ceselli non aveva mai visto prima. «Se non avessero pagato – conclude – i poliziotti li avrebbero portati in questura e sarebbero stati denunciati. Anche alcuni clienti, infastiditi, li hanno rimproverati per ciò che avevano appena fatto. Mentre loro ridevano…».