Dario Hubner torna nel calcio a 58 anni: l’ultima scommessa del bomber operaio
Conosciuto con il soprannome “Tatanka”, per via della sua potenza fisica e del temperamento selvaggio, ha costruito una carriera memorabile partendo dalla Prima Categoria, dividendosi tra campo e officina. La sua fame di gol l’ha portato a vincere la classifica cannonieri in tre diverse categorie
Un nome che ha fatto la storia del calcio italiano torna a far parlare di sé, questa volta non per i gol, ma per la panchina: Dario Hubner è il nuovo tecnico della Zeta Milano, ambiziosa società milanese appena promossa in Seconda Categoria dopo una stagione da protagonista nel girone C di Terza lombarda.
Per il club fondato a maggio 2024 dall’ideatore e creator Antonio Pellegrino, noto sui social come ZWJackson, si tratta di un colpo di scena che alza il livello del progetto. A guidare la squadra nella nuova avventura sarà infatti uno degli attaccanti più amati e iconici del nostro calcio.
Chi è “Tatanka”: il bomber operaio diventato leggenda
Classe 1967, friulano di nascita e spirito, Hubner ha incarnato come pochi il mito del “bomber di provincia”. Conosciuto con il soprannome “Tatanka”, per via della sua potenza fisica e del temperamento selvaggio, ha costruito una carriera memorabile partendo dalla Prima Categoria, dividendosi tra campo e officina. La sua fame di gol l’ha portato a vincere la classifica cannonieri in tre diverse categorie: C1 con il Fano, B con il Cesena (22 reti) e persino in Serie A con il Piacenza nel 2001‑2002, a pari merito con David Trezeguet (24 gol). In carriera ha collezionato oltre 300 reti in più di 680 presenze, dimostrandosi un attaccante vero, poco incline alla spettacolarizzazione, molto di più al pragmatismo. Famoso anche per il suo stile di vita genuino – tra una sigaretta, un bicchiere di grappa e battute senza filtri – Hubner è rimasto un simbolo di autenticità nel mondo del calcio moderno.
Dalla Serie A ai dilettanti, sempre con lo stesso spirito
Dopo il ritiro ufficiale nel 2011, Hubner ha avuto alcune esperienze da allenatore in squadre minori come Royale Fiore e Atletico Montichiari, ma negli ultimi anni si era allontanato dai riflettori. Ora, la scelta di rimettersi in gioco alla guida della Zeta Milano rappresenta un ritorno sorprendente, ma coerente con la sua visione del calcio: concreto, popolare, diretto.
Un progetto giovane, un’icona in panchina
La Zeta Milano è un progetto nato da un’idea innovativa: creare una squadra vera, con radici social e ambizioni sportive, fondata e sostenuta da una community. Dopo la promozione conquistata alla prima stagione, l’ingaggio di Hubner segna un passo deciso verso la costruzione di una realtà solida anche sul campo. Con lui arrivano esperienza, carisma e quel DNA operaio che ha sempre fatto innamorare i tifosi. Una figura che unisce passato e presente, pronta a guidare un gruppo giovane in un calcio fatto ancora di fango, fatica e voglia di vincere.