Il Tirreno

ROMA. È davvero possibile entrare nel mondo del calcio professionistico senza particolari doti tecniche, semplicemente pagando? L’inchiesta andata in onda su Le Iene proverebbe a dare una risposta affermativa. Al centro del servizio, Salvatore Bagni, ex centrocampista del Napoli scudettato di Maradona, oggi a capo con il figlio di un’agenzia di scouting, la Be GR8 Sport.

L’inviato Luca Sgarbi si è finto fratello di un giovane aspirante calciatore per cercare di capire come funzioni l’ingresso nei settori giovanili di club professionistici. Nei dialoghi registrati, Bagni avrebbe spiegato che la sua agenzia investirebbe solo sui giocatori scelti direttamente da lui. Per tutti gli altri, invece, sarebbe previsto un pagamento. Le cifre? Non meno di 30 mila euro, da versare in contanti.

Secondo quanto dichiarato da Bagni, la rete di contatti costruita negli anni gli permetterebbe di “sistemare” ragazzi in diverse società, anche senza particolari qualità calcistiche. “Tutti mi devono qualcosa”, avrebbe detto, parlando apertamente della sua capacità di influenzare le scelte dei club. In particolare, avrebbe fatto riferimento alla Vis Pesaro, affermando che grazie all’amicizia con il direttore sportivo, un ragazzo potrebbe non solo essere tesserato, ma anche ottenere un posto da titolare.

Il servizio si conclude con un incontro fuori dallo stadio della stessa Vis Pesaro, dove avviene una simulazione di pagamento. Solo in quel momento Bagni scopre di essere stato registrato e, colto di sorpresa, prova a giustificarsi dicendo: “Se il sogno di un ragazzo è di giocare nel settore giovanile di qualsiasi squadra…”, prima di salire in auto e allontanarsi con il denaro, ignaro che si trattasse di banconote false.

Intanto, la stessa Vis Pesaro, con una nota, informa di aver sospeso il direttore sportivo Michele Manga.