Il Tirreno

La chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, unico luogo di culto cattolico nella Striscia, è stata colpita da un raid israeliano. Secondo le prime ricostruzioni, il bombardamento ha provocato almeno due morti e diversi feriti gravi, tra cui il parroco, padre Gabriel Romanelli, che ha riportato lesioni a una gamba ma non sarebbe in condizioni critiche. Israele ha attribuito l'attacco a un "errore di tiro".

Il raid si inserisce in un contesto di intensi bombardamenti nella regione, con molte vittime civili registrate nell’arco della stessa giornata.

La condanna di Meloni

La premier Giorgia Meloni ha espresso una condanna netta e pubblica, definendo "inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta portando avanti da mesi" e sottolineando che "nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento". Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato di "atto grave contro un luogo di culto cristiano" e ha manifestato la propria vicinanza a padre Romanelli.

Questa presa di posizione segna una svolta significativa nell’atteggiamento del governo Meloni, che fino a oggi aveva mantenuto toni più cauti nei confronti di Israele durante il conflitto con Hamas. La premier ha utilizzato i propri canali social per condannare l’attacco e ha invitato a “fermarsi e trovare la pace”.

Opposizione: «Da Meloni ipocrisia»

L’opposizione ha reagito con dure critiche, giudicando tardiva e insufficiente la presa di posizione del governo. In particolare, Giuseppe Conte (M5S) accusa Meloni e l’esecutivo di “frasi ipocrite” e silenzi complici dopo oltre 60mila morti palestinesi. Conte ha evidenziato come il governo abbia bocciato una mozione dell’opposizione che chiedeva la sospensione del memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele proprio nelle stesse ore della condanna ufficiale.